«Su quell’auto c’è mia figlia di 9 anni» Insegue il ladro a piedi e lo fa arrestare

L’avvertono che le è appena stata rubata l’auto e, temendo che la figlia sia ancora a bordo, insegue a piedi il ladro, lo raggiunge a un semaforo, lo scaraventa fuori dall’abitacolo e lo fa arrestare.
Protagonista una energica signora milanese di 37 anni l’altro giorno in giro per compere con due amiche e la figlia di 9 anni. Verso le 14.30 la donna, arrivata all’angolo tra viale Monte Ceneri e via Mac Mahon, parcheggia la sua Bmw X3, scende e lascia il resto della comitiva nella vettura con le chiavi inserite. A un certo punto sente gridare, si gira e vede la Bmw allontanarsi. Temendo per la ragazzina, si lancia all’inseguimento a piedi, raggiunge la macchina ferma al semaforo rosso, apre la portiera e tira giù di peso il ladruncolo. Più tardi identificato come un uruguayano di 42 anni, tossicomane e ammalato di Aids. Ne nasce un parapiglia, la signora picchia come un fabbro ferraio e in suo aiuto interviene anche un passante. Buon per il sudamericano che arrivano i carabinieri, spediti a razzo da una chiamata che parla non solo di un furto d’auto ma anche di «probabile» sequestro di minore.
Più tardi viene tutto chiarito. Appena scesa infatti, la donna era stata imitata anche dalle amiche e dalla figlia, rimaste poi a pochi metri dal veicolo. Pochi ma sufficienti al ladro per balzare sulla vettura e tentare la fuga.

A quel punto quando la donna vede allontanarsi la sua Bmw pensa subito che dentro sia rimasta la sua bambina e reagisce come un tigre. E nella confusione, quando viene lanciato l’allarme, nessuno si accorge che la piccola non era più dentro l’auto.

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