Il successo e il compleanno Così la gioia diventa doppia

CANDELINE Dopo l’attesa dei dati nel suo ufficio, in serata arriva il taglio della torta all’hotel Marriott

Doppio festeggiamento per Formigoni: di pomeriggio al Pirellone, con i compagni di squadra, e la sera all’hotel Marriott, per la vittoria e per il suo 63° compleanno. La giornata di attesa scorre veloce nel foyer del Consiglio regionale. Il clima è sereno e già a metà giornata si capisce l’andazzo delle preferenze. «Abbiamo la vittoria in tasca - dicono in tanti - ora si tratta solo di definire le percentuali». Il presidente Roberto Formigoni fa qualche rapida incursione per le dirette tv. Al bar di fronte all’aula del Consiglio si alternano volti noti e «debuttanti». Paolo Valentini Puccitelli, nel listino, arriva in compagnia della figlia Zoe, sei anni, e le compra una pizzetta per ingannare l’attesa. «Vissuta tranquillamente - assicura il consigliere -. Siamo coscienti del lavoro fatto in questi 15 anni». E poi, tra un’occhiata alle percentuali e una parola con i giornalisti, cominciano i conti per capire se in aula entreranno tutti i 16 nomi del listino o solo i primi otto. Tra i blindatissimi c’è Doriano Riparbelli, ex assessore provinciale, che comincia a prendere confidenza con le stanze del Pirellone già dalla proiezione dei voti. «È un ottimo risultato - commenta - che ci aspettavamo». Aspirazioni per la sua prima legislatura regionale? «Mi piacerebbe lavorare in materia di territorio». In mezzo a cameramen e telecamere spunta anche la giornalista sportiva Federica Zanella, candidata Pdl. Tailleur impeccabile e pochette di Louis Vuitton sotto braccio, si fa aggiornare dai suoi collaboratori sui risultati. «Non pretendo certo di entrare in Consiglio - racconta scaramantica -. Quel che mi interessa è solo fare bella figura». I fedelissimi di Formigoni (dal sottosegretario alle relazioni internazionali Robi Ronza all’assessore al Bilancio, Romano Colozzi) non fanno mancare il loro appoggio, ma preferiscono non parlare e lasciare la scena al vero festeggiato della giornata. La soddisfazione traspare comunque da ogni sorriso. Compreso quello di Guido Podestà, arrivato dalla sede Pdl di viale Monza per stringere la mano al Formigoni quater. Claudio Vito Crimi, il candidato di Beppe Grillo, bazzica tra il bar e il primo piano ed è l’unico ad essere contento dei dati sull’astensionismo alle urne: «A noi fa comodo». Solo nel tardo pomeriggio arrivano gli sfidanti: il primo è Savino Pezzotta, candidato Udc. «Formigoni mi deve una cena, non ha dieci punti di distacco dalla Lega» scherza su una scommessa fatta nei giorni scorsi con il governatore.

Vittorio Agnoletto ammette la sonora sconfitta. E infine, dopo tutti, entra al Pirellone anche Filippo Penati. Con piglio sportivo stringe la mano al nuovo governatore e gli augura buon lavoro. Quasi un terzo tempo, come usa nel rugby.

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