La Sud tiene duro Niente pace con i giocatori

Paola Balsomini

La Sampdoria è salva, guarda al futuro e spera in miglior fortuna. Tutto vero, o quasi. Perché in questo finale di stagione amaro per la squadra di Walter Novellino c'è ancora un problema da risolvere: il rapporto con i tifosi, o meglio con la Gradinata Sud. Insomma quelli che vanno in trasferta, cantano per novanta minuti e pagano sempre il biglietto. Come per miglior tradizione blucerchiata sarebbe piuttosto facile dare per scontato un segnale di pace per l'ultima partita di campionato, quella di domenica contro il Lecce. Qui non ci sono scuse: la Sampdoria deve vincere perché così dice la storia e perché non può permettersi una gara senza carattere, soprattutto contro una formazione già retrocessa.
Tre punti e squadra sotto la curva. Troppo facile, almeno per i tifosi che hanno preferito incitare la Samp piuttosto che contestare ma che non hanno affatto gradito l'atteggiamento visto in campo, ad esempio contro l'Udinese. La settimana scorsa, dopo le parole del tecnico Walter Novellino e di Francesco Flachi, un gruppetto della tifoseria più calda si è recata a Bogliasco per parlare con i giocatori, cercando un dialogo proprio con il loro idolo, il numero dieci. In questo contesto era stato espresso da parte dei giocatori il desiderio di tornare sotto la Sud, proprio per la gara contro il Lecce. Ma la risposta è stata negativa: prima servono fatti concreti. Da qui lo striscione che ha avvolto la curva nella trasferta di Livorno: «Basta chiacchiere, rispettate le nostre decisioni».
Il riferimento era proprio al colloquio della settimana scorsa a Bogliasco, dopo che già domenica Novellino aveva espresso il suo disappunto per i fischi: «Questa squadra merita solo di essere applaudita, qui si dimentica tutto quello che abbiamo passato». Ma a colpire i tifosi sono state soprattutto le parole di Flachi, che per la Sud pesano più di quelle del tecnico: «Qualcuno ha già cancellato quanto di buono abbiamo fatto in tre anni e mezzo», aveva detto il numero dieci.
Insomma la squadra e il tecnico non hanno del tutto accettato le critiche di scarso impegno. Dopo Livorno si è ad un binario quasi morto: in settimana potrebbe esserci un altro faccia a faccia e ovviamente molto dipenderà dalla prestazione della squadra contro il Lecce. Il ciclo, si sa, è finito ma non è detto che finisca con una stretta di mano.


Intanto, senza troppe ansie di classifica, la Sampdoria continuerà la preparazione tra allenamenti e partitelle. Giovedì è già in programma un'amichevole, ad Imperia alle ore 16, contro l'Imperiese, appena promossa in serie D.

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