da Città del Capo (Sudafrica)
Il Sudafrica ha bisogno di sistemi per la sicurezza e per la difesa e lindustria italiana del settore ha buone possibilità di aggiudicarsi ulteriori commesse, anche se la competizione con i rivali europei, specie tedeschi, svedesi, britannici e francesi, e sempre più forte. È il tema dominante del Salone Africa Aerospace and Defence che ha aperto i battenti nella base aerea di Ysterplat, a Città del Capo. E un appuntamento importante per le industrie che puntano al mercato subsahariano della difesa, che torna a essere interessante. La rassegna sta diventando un riferimento per tutti i Paesi della regione. Oltre due dozzine di delegazioni straniere visitano gli stand, mentre più di 15mila visitatori professionali sono previsti nei tre giorni in cui la mostra è riservata agli operatori. Il Sudafrica ha uneconomia in espansione a tassi di oltre il 4% e ha programmi di ammodernamento delle Forze armate e di potenziamento della sicurezza interna (anche in vista dei mondiali di calcio del 2010) che valgono miliardi di dollari. Lexport italiano verso il Paese supera il miliardo di dollari-anno e crescerà di oltre l8% nei dodici mesi fino al 2012. Una quota significativa delle attività riguarda lexport aerospaziale e della difesa e questo spiega la presenza a Città del Capo di diverse società di Finmeccanica (AgustaWestland, Alenia Aeronautica, Selex Communications) nonché di Fincantieri e Beretta. Il made in Italy ha gia ottenuto successi nel recente passato, ma ci sono nuove prospettive in diversi settori. Sempre che governo e istituzioni, militari e finanziarie, forniscano un supporto almeno pari a quello dei concorrenti. In particolare, il Sudafrica vuole nuovi elicotteri, unità navali, sistemi protetti e sicuri per le comunicazioni.
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