Eleonora Barbieri
Una setta dedita a un solo ideale: la magrezza, scheletrica, del proprio corpo. Un obiettivo da perseguire con ogni mezzo, sopportando le sofferenze come se fossero piccoli segreti di bellezza, da condividere con amiche e amici. Adolescenti che chiacchierano e si scambiano opinioni sullanoressia su un blog, come se si trattasse di musica, libri o videogiochi: una passione comune che, per loro, non è malsana, non è potenzialmente fatale. «Le ragazze sottili fanno più invidia che pietà», ha scritto una giovane su uno di questi blog, siti che proclamano lanoressia come un ideale positivo e che, dopo essere comparsi negli Stati Uniti qualche anno fa, hanno cominciato a diffondersi anche in Francia.
Il settimanale Paris Match ha dedicato uninchiesta al fenomeno, che ha assunto i tratti tipici di una setta: cè un guru, di solito lideatore del sito e ci sono i suoi «adepti», che ne seguono devotamente i consigli, per rimodellare ogni centimetro del proprio corpo, «convinti di arrivare a raggiungere, un giorno, la felicità». Per i giovani frequentatori del blog e per la loro «guida», lanoressia non è una malattia ma, semplicemente, una moda come unaltra, uno stile di vita, che può essere seguito o rifiutato. La comunità pro-anoressia «funziona come una setta, in cui il guru è come la vostra migliore amica, ma in versione satanica», ha spiegato al settimanale il pedopsichiatra Marcel Rufo, direttore della Casa degli adolescenti allospedale Cochin di Parigi. «Le persone responsabili di questi siti potrebbero uccidere molti adolescenti» ha aggiunto lesperto.
Il pericolo è accentuato dal fatto che, inizialmente, quando questi siti sono comparsi negli Usa, rappresentavano un sostegno alla lotta contro la malattia ma, col tempo, si sono trasformati in luoghi di scambio di consigli e trucchi, non per guarire, ma per sfuggire al controllo dei genitori e dei dottori. Cè chi consiglia di vomitare sotto la doccia così che nessuno possa accorgersene e chi modifica le immagini di donne famose rendendole più simili al proprio ideale di bellezza e, quindi, invisibili e pelle e ossa. Alcune, daltronde, forniscono già da sole gli spunti: come notava ieri Hadley Freeman sul quotidiano The Guardian, lossessione per la dieta fa sì che, a volte, a una donna basti essere filiforme per diventare famosa e finire in prima pagina, come fosse un modello da imitare. Donne come Nicole Richie, a cui si possono contare le ossa, una venticinquenne che sviene in mezzo alla strada, seguita dai paparazzi, che il mondo continua ad osservare mentre, lentamente, il suo corpo si distrugge. Secondo Paris Match, in Francia il fenomeno è diffuso soprattutto su blog personali, più difficili da identificare e, spesso, per entrare è necessaria una password. Per le ragazze che li frequentano, lanoressia non è una malattia: «È solo un passaggio a una droga più forte rispetto allerba che fumavo prima - scrive la diciottenne Claire - e che non tocco più da quando conosco questi siti».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.