Sutka City Tv: la prima rom-tv che punta al modello Cnn

È stata creata da Andrijano Dzeladin, giovane rom di origini macedoni. Trasmette in streaming sul modello della Cnn e vuole abbattere i pregiudizi

Sutka City Tv: la prima rom-tv che punta al modello Cnn

Ha sede in un bilocale di Parigi e si chiama "Sutka City Tv". Un giovane rom lancia la televisione tutta dedicata a spiegare la cultura rom, sempre al centro di polemiche, e soprattutto ad abbattere i pregiudizi. Come racconta il fondatore, Adrijano Dezeladin, trentatreenne di origini macedoni, tutto nasce dall'ascolto di un programma radiofonico. Nel 2010 infatti Adrijano stava ascoltando un programma che parlava dello sgombero di un campo rom. "Parlavano di noi utilizzando i soliti luoghi comuni - dice - allora ho preso il telefono e ho chiamato l'emittente radiofonica per spiegare che noi rom non siamo tutti mendicanti e ladri. Ero arrabbiato e quando mi hanno collegato con lo studio sono riuscito a dire solo: "Vi mostrerò il vero volto dei rom. È stato allora che mi è venuta in mente l'idea un po' folle di creare una tivù dedicata alla mia gente".

Due anni dopo quel suo intervento radiofonico un po' impacciato, Andrijano Dzeladin, è riuscito a realizzare il suo sogno e a fondare Sutka City Tv, la prima televisione rom al mondo, l'unica interamente in lingua romanì. Per spiegare a tutti chi sono veramente i rom. "L'ho chiamata Sutka, spiega, come il quartiere di Skopje in cui sono nato, l'unico al mondo in cui i rom sono la maggioranza".

La sede di Sutka City Tv si trova nel diciannovesimo arrondissement di Parigi in un bilocale di una cinquantina di metri quadrati con la moquette blu e i cavi elettrici che corrono dappertutto. Una stanza con tre monitor e un mixer fa da regia e l'altra con le telecamere, i microfoni, una scrivania e due sedie messe davanti a una parete verde serve per le riprese televisive. La magia della televisione trasforma la parete verde nello sfondo di uno studio televisivo degno delle migliori emittenti francesi e su questo sfondo ogni giorno, dalle 19 alle 20.30, Andrijano conduce il suo programma culturale in romanì. Trasmette in streaming e i telespettatori hanno la possibilità di interagire attraverso i social (Facebook) o chiamando da casa o dal cellulare per discutere insieme a lui degli argomenti più vari, di questioni che riguardano la comunità, fare dediche e chiedere di ascoltare canzoni zigane. Per il resto della giornata il canale trasmette programmi di cucina e tantissimi video musicali. "Nella cultura rom la musica è importantissima e negli ultimi anni la nostra musica viene sempre più apprezzata anche al di fuori delle comunità rom", dice Adrijano. (qui lo streaming)

L'obiettivo di Andrijano è infrangere i tanti pregiudizi sulla cultura rom e continua:"Al mondo ci sono più di 15 milioni di rom, la maggior parte di questi vive in maniera sedentaria. La gente ci crede tutti fannulloni e furfanti, ma non è così. Ci sono rom attori, medici, ingegneri, pittori, insegnanti, giornalisti. La nostra è una cultura ricca: abbiamo la nostra lingua, la nostra bandiera, il nostro inno ma non abbiamo una nostra nazione".

Per il momento a Sutka City Tv ci lavorano solo in due, ma il sogno di Andrijano sarebbe quello di portare la sua piccola emittente televisiva in ogni nazione. Pensate che la sua ambizione è quella di creare "una Cnn dei rom" dice, un po' scherzando ma neanche troppo.

Come tutte le tv, locali o nazionali senza distinzioni, fa fatica a trovare sponsor.

"Quando vedo che canali con un audience inferiore alla nostra riescono a prendere sponsor importanti, mi dico che Sutka non è trattata come le altre televisioni". Ma il primo conduttore della tv rom non si dà per vinto: "Noi rom abbiamo qualcosa che nessun altro possiede: sappiamo cavarcela anche nelle situazioni più difficili".

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