La Svizzera non è soltanto cioccolata

La Svizzera non è soltanto cioccolata

Roman Signer, dopo anni la quotidianità esplode con ironia e giochi colorati. Con la scultura Giacometti è l’equivalente in pittura di Bacon, non lascia spazio a seduzioni astratte e cerca figure umane tragiche. Fischli & Weiss sono in grado di fare parlare gli oggetti animandoli in maniera grottesca e imprevedibile, mentre Pipilotti Rist gli oggetti li sfascia per poi ricrearli in visioni oniriche. Contemporaneamente Paul Klee, Andrea Zittel e Ferdinand Hodler avevano saputo fissare un’idea sinergica dello spazio attraverso un simbolismo ambiguo e da un lato carnale.
Ma che cosa hanno in comune questi artisti con Max Bill, Urs Luthi, affabulatori di immagini, Ben Vautier, Ugo Rondinone con Tinguely e le sue meccaniche e acrobatiche sculture oltre al fatto di appartenere allo stesso Paese, la Svizzera? Una creatività nascosta per diverso tempo e riscoperta con il valore aggiunto che la contemporaneità può dare. A smentire il luogo comune della Svizzera come un Paese privo di estro sono sufficienti i nomi di architetti come Le Corbusier, Herzog&de Meuron, Mario Botta, Bernard Tschumi.
All’«Enigma Helvetia» è stata dedicata un’esposizione curata da Pietro Belassi, Marco Franciolli, Carlo Piccardi e Cristina Sonderegger che attraversa il Museo d’Arte e il Museo Cantonale di Lugano a riprova di quello che sarà il futuro polo culturale ticinese. La Fiera d’arte contemporanea più importante del mondo, ArtBasel e una delle fondazioni più prestigiose come la Beyeler sono di questo Paese, lo stesso dove a Zurigo è nato il Dadaismo.
La prova generale che il futuro polo culturale sarà Lugano lo dimostra questa mostra al Museo Cantonale e Museo d’Arte dove saranno di scena fino al 17 agosto 350 opere provenienti da collezioni private, musei, fondazioni: dipinti, sculture, video, fotografie, installazioni, oggetti di design e di artigianato. Autori di punta che fanno concorrenza al made in Italy come Schidt-Muller e Hans Zaugg inventori degli orologi Swatch; Riri inventori della cerniera lampo, Werner Zemp creatori della pattumiera d’acciaio più elegante del mondo; Le Corbusier e Charlotte Perriand con la famosa poltrona LC102; Robert Zanetti con il Corno delle Alpi in fibra di carbonio; Hans Coray con la seggiola in alluminio e lamiera forata; gli orologi Omega con cronografo; il tagliapatate Rex in acciaio cromato di Alfred Neweczeral; Werner Schid creatore già negli anni Cinquanta del Tetra Pak, solo per citarne alcuni.
Ad accompagnare la mostra un ricco catalogo edito da Silvana Editoriale spiega il progetto tematico e interdisciplinare di «Enigma Helvetia. Arti, riti e miti della Svizzera moderna».

Uno sguardo artistico, estetico e antropologico sul rapporto intercorso dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni sulla creatività e questo particolare territorio e laboratorio che è la Svizzera.
LA MOSTRA
«Enigma Helvetia. Arti riti e miti della Svizzera moderna», Lugano Museo Cantonale e Museo d’Arte di Lugano, fino al 17 agosto. Info: 41(0)588667214.

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