La Tac non serve soltanto ai malati può prevedere le eruzioni dei vulcani

da Catania

Una sorta di «Tac» sismica ripetuta nel tempo ha permesso di osservare, all'interno dell'Etna, la grande massa di magma ricco di anidride carbonica che si è formata nel fianco del vulcano prima della grande eruzione del 2002.
La tecnica, descritta sulla rivista Science, è stata utilizzata per la prima volta su un vulcano attivo e in modo ripetuto nel tempo grazie a una ricerca italiana condotta dal gruppo Domenico Patanè, della sezione di Catania dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
«Per la prima volta abbiamo applicato la tecnica della tomografia sismica in diversi periodi di tempo per vedere che cosa succede nella crosta terrestre», ha detto Patanè.


La tomografia sismica sfrutta le registrazioni delle onde generate da un terremoto, o in modo artificiale da un'esplosione, per ottenere immagini tridimensionali della struttura interna, in un modo molto simile alla Tomografia assiale computerizzata (Tac) utilizzata in medicina. È una tecnica nota nella sismologia ma è la prima volta che viene usata su un vulcano attivo.

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