Tanti giovani con il diabete

In tutto il mondo si svolge la Giornata del diabete. Istituita nel 1991, è stata riconosciuta dall'Onu nel 2006. Cade ufficialmente il 14 novembre, ma la maggior parte degli incontri, conferenze, dibattiti sulla prevenzione e corretta gestione del diabete, si svolge questo fine settimana. Iniziative organizzate dalle 350 Associazioni fra persone con diabete esistenti in Italia, insieme a medici diabetologi, dietisti. Anche i volontari della Croce Rossa partecipano all'organizzazione in 400 città, da Bressanone a Ragusa, da Trieste a Oristano di oltre 500 iniziative tendenti a far conoscere questa patologia che colpisce anche 100 mila bambini. É una malattia diffusa che può essere prevenuta e curata grazie all'adozione di un corretto stile di vita o con farmaci.
Con le Glicemie in piazza, presidi medici effettuano controlli gratuiti e immediati della glicemia, del rapporto peso - altezza, della pressione e spesso del colesterolo, cioè delle variabili che consentono di scoprire migliaia di casi di diabete non diagnosticato e di stimare il rischio di sviluppare questa patologia. É la più capillare manifestazione del Volontariato in Italia in campo sanitario: coinvolge da 5 a 10 mila volontari e circa 500 mila cittadini
Giulio Mariani, primario diabetologo all'ospedale San Carlo di Milano, è un pioniere della moderna assistenza e del ruolo dei centri diabetologici che devono essere ben inseriti nel territorio ed agire in modo sinergico. Queste giornate di piazza - ricorda - sono state ideate e promosse nel lontano 1996 da Marisa Mottes, presidente dell'Associazione Diabetici di Milano e provincia. Marisa Mottes è con Mariani oggi a Milano in piazza Accursio per effettuare anche lo screening per il piede diabetico, una temuta complicanza, spesso causa di menomazioni ed amputazioni alle gambe (15mila casi in Italia).
Anche agli immigrati che non si sono mai rivolti ai centri diabetologici è offerta in tal modo l'opportunità di consultare gli specialisti e di essere diagnosticati per tempo qualora diabetici. Grazie a queste iniziative che si sono estese in tutte le città italiane vengono così individuati molti pazienti che non sapevano di avere già glicemie elevate tali da determinare un vero e proprio scompenso metabolico.
Le stime più recenti individuano in 5 milioni gli italiani con diabete. «Il taglio agli accessi alle cure soffocano la diabetologia e rischiano di far esplodere l'impatto macroeconomico di questa patologia», afferma Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia ricordando che le Regioni devono adottare modelli di assistenza omogenei, efficaci e appropriati, come previsto nel Piano Nazionale Diabete, il documento redatto dal ministero della salute, approvato in febbraio dalla Conferenza Stato Regioni. Solo 9 regioni hanno recepito ufficialmente il Piano nazionale diabete, nemmeno 5 hanno intrapreso passi significativi per metterlo in pratica. Le differenze fra l'assistenza erogata nelle varie regioni si sta ampliando. I pazienti troppo spesso non sono in grado di gestire il loro diabete, riducendo le sofferenze ed i costi di ricoveri per scompensi glicemici e complicanze.
La forma più frequente di diabete, il diabete di tipo 2, si manifesta dopo i 40 anni, soprattutto in persone soprappeso - obese. La sua evoluzione è lenta e priva di sintomi. Gradatamente la persona perde la capacità di controllare l'equilibrio della sua glicemia.

Questa forma, definita diabete dell'anziano o alimentare è di gran lunga la più comune con milioni di casi in Italia. Il diabete di tipo 1 è invece dovuto ad una reazione autoimmunitaria che distrugge le betacellule del pancreas dove viene prodotta l'insulina.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica