Il Tar dà ragione al Csm Castellano verrà trasferito

È indagato per il caso Unipol: bocciato il ricorso

da Roma

Vince il Csm, perde il giudice Catalano. È questa la decisione del Tar. Nessuna sospensione per il trasferimento d'ufficio dell'ex presidente del tribunale di sorveglianza di Milano, Francesco Castellano, dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Perugia nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata di Unipol a Bnl. Per i giudici della I sezione del tribunale amministrativo regionale del Lazio, presieduta da Pasquale de Lise, il ricorso «per le sue peculiarità e gli indubbi profili di delicatezza - si legge nel provvedimento - necessita di una disamina nel merito» e «allo stato non sembrano sussistere i presupposti per la richiesta misura cautelare». Per questa ragione, hanno respinto la domanda di sospensione del provvedimento di trasferimento, fissando al prossimo 22 novembre l'udienza per la trattazione nel merito della controversia.

Francesco Castellano chiedeva di sospendere adesso, e di annullare poi in sede di decisione di merito, il provvedimento con il quale il 14 giugno scorso il plenum del Csm decretò il trasferimento dal suo ufficio milanese per «incompatibilità ambientale e funzionale».

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