Roma - Tagli alla casta ("54mila poltrone in meno"), maggior rigore fiscale, abolizione dei ponti, contributo di solidarietà per due anni oltre i 90mila euro di reddito. La manovra è stata approvata all'unanimità dal Consiglio dei ministri, lo ha riferito personalmente il presidente del Consiglio. "Il nostro cuore gronda sangue per aver messo le mani nelle tasche degli italiani - ha detto il premier -, ma c'è una crisi planetaria e questa manovra era inevitabile: sarà composta da un mix di tagli e imposizioni".
Nel mirino dei provvedimenti - come chiede l'opinione pubblica, ha ricordato il Cavaliere - la casta: "Sui costi della politica ci sono numerosi interventi, credo anche eccessivi rispetto a ciò che sarebbe giusto ma abbiamo
seguito i desiderata dei cittadini che guardando alle loro condizioni e ritengono che i politici abbiano entrate eccessive". Taglia alle province e accorpamento dei comuni per un totale di circa 54mila poltrone in meno, ha precisato Berlusconi. In chiusura il premier ha ringraziato Tremonti per il "lavoro febbrile" e, rispondendo ai giornalisti, ha detto che molto probabilmente non sarà necessario ricorrere al voto di fiducia durante l'iter parlamentare della manovra. Prima del termine della conferenza il Cav è tornato sulle sue parole: "Siamo addolorati, ma soddisfatti".
Poi la parola è passata al ministro dell'Economia che ha spiegato le caratteristiche tecniche dei provvedimenti: "Abbiamo
cercato di modulare la manovra per renderla quanto più equa e corrispondente a esigenze di giustizia possibile", ha dichiarato Tremonti.
Il ministro ha affermato che per ciò che attiene direttamente la finanza pubblica tra le misure della manovra figurano la "riduzione del
costo degli apparati amministrativi, l’anticipazione dei tagli ai ministeri per quasi 6 mld che possono scendere a 5 se funziona la robin
tax a carico del settore energetico, ferma restando - ha precisato - la bolletta dei cittadini". Non saranno interessati dalle riduzioni "del comparto pubblico la sanità, la scuola, la ricerca, la cultura e il 5 per mille", ha precisato il ministro.
La tassazione sulle rendite
finanziarie, esclusi i titoli pubblici, sale dal 12,5% al 20% il titolare del dicastero di via XX settembre.
Anche sul fronte della lotta all’evasione diminuisce il limite per le transazioni in contanti che vengono ridotte a 2.500 euro.
Sono inoltre previste sanzioni più aspre per coloro che non rilasceranno fatture fino alla cancellazione dell’ordine.
È poi prevista una rimodulazione degli studi di settore.
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