Taxi, parte dimezzato l’accordo col Comune

Daniele Petraroli

Secondo le intenzioni del Campidoglio (parole dell’assessore ai Trasporti Mauro Calamante in primis) doveva partire da oggi il nuovo accordo in grado di risolvere la carenza di taxi nella Capitale. Guardando da vicino si scopre che le cose non stanno propriamente così. «Ci vuole del tempo affinché l’intesa vada a regime - spiega il presidente della cooperativa 3570 Loreno Bittarelli -. Da oggi circoleranno 396 vetture in più di mattina e altrettante nel pomeriggio ma arriveremo alle 2.500 auto in più al giorno solo a partire dal primo ottobre». Non proprio un rinvio, dunque, ma la spia che forse i problemi tra auto bianche e Comune non sono del tutto risolti. Tanti i nodi ancora da affrontare. Dall’adeguamento dei prezzi (che gli autisti ritengono troppo bassi) alla lotta all’abusivismo, dalla mobilità (più corsie preferenziali) all’annosa questione della tariffa unica per gli aeroporti (40 euro Fiumicino - Mura Aureliane, 30 invece da Ciampino).
E proprio al Leonardo da Vinci la tensione resta alta. I tassisti di Fiumicino, per esempio, si ritengono danneggiati dal prezzo imposto dal Comune di Roma e fanno sentire la propria voce attraverso il loro sindaco. «Pensiamo a una nostra tariffa unica - minaccia appunto Mario Canapini -. Le nostre auto bianche non potendo caricare i clienti a Roma tornano vuoti in aeroporto. Sono svantaggiati rispetto ai loro colleghi romani. O si permette anche a loro di farlo o dovremo pensare a un prezzo più elevato». «La realtà - osserva Bittarelli - è che già adesso i costi sono differenti. Noi utilizziamo la tariffa 2 (extraurbana) quando superiamo il Raccordo andando in aeroporto. Loro fanno il contrario. Per risolverlo abbiamo proposto una tariffa progressiva. Senza di questa è inutile discutere». A difendere le auto bianche di Fiumicino, oltre al sindaco di centrodestra anche la Margherita. «I 37 operatori del nostro Comune - spiega il consigliere comunale Dl Roberto Merlini - devono avere la garanzia di reciprocità con Roma affinché possano essere operativi sul mercato».
Ancora da definire, poi, la questione-multe (con i vigili urbani di Roma che, a differenza di quelli di Fiumicino, applicano le tariffe del codice della navigazione fino ai 2.060 euro) e quella relativa ai radiotaxi. «Il Tar dovrebbe rispondere al nostro ricorso il 29 settembre - conclude Bittarelli -. Nonostante le file di clienti in attesa in aeroporto infatti l’ordinanza del direttore dell’aeroporto ci vieta di inviare taxi su richiesta».
Intanto il primo temporale della stagione ha scatenato le associazioni dei consumatori contro i tassisti. «Bastano du gocce di pioggia per rendere evidente una situazione che denunciamo da tempo - la nota della Federconsumatori - di taxi neanche l’ombra. Servono più licenze».

«Ci avevano dato rassicurazioni sul miglioramento dello stato di servizio e alla prima pioggia siamo alle solite - le parole del presidente dell’Adoc Carlo Pileri - centralini intasati, attese interminabili e tariffe gonfiate dalla pioggia e dal traffico».

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