Tirolo, multe a chi intasa i piccoli centri usando il navigatore

Tutti i guidatori che lungo il Brennero hanno abbandonato le autostrade per evitare le code, come suggerito dalle note app sul traffico, sono stati costretti a fare inversione, alcune volte anche dopo essersi beccati una multa. Il motivo? Le strade secondarie dei piccoli centri vengono intasate dai veicoli

Tirolo, multe a chi intasa i piccoli centri usando il navigatore

I tempi dei viaggi con cartine stradali al seguito sono finiti da un pezzo: la tecnologia, ormai da diversi anni per la verità, ci ha agevolato moltissimo grazie alle più disparate app sul traffico facilmente scaricabili sui nostri telefoni cellulari, come ad esempio "Waze", oppure già presenti sui nostri smartphone Android come il ben noto "Google Maps". Il Tirolo ha però deciso di dichiarare guerra a tutte queste modernità.

Lo sanno bene i circa 7500 guidatori che lo scorso fine settimana hanno attraversato il Brennero abbandonando le trafficate arteri autostradali e dirigendosi con decisione verso le più scorrevoli strade secondarie, così come suggerito dai vari navigatori. La polizia locale ha fermato tutti questi veicoli, imponendo loro un'inversione a U col conseguente ritorno alle strade principali, in alcuni casi non prima di aver comminato multe fino a 60 euro cadauna. Il motivo? Tutte queste deviazioni hanno fatto sì che le strade dei piccoli centri venissero a loro volta intasate dal numero elevatissimo di veicoli che avevano optato per raccogliere i suggerimenti delle app. La vice governatrice del Tirolo, Ingrid Felipe, ha sottolineato che non si tratta solamente di un problema di traffico ma anche di sicurezza, poichè in caso di incidente i mezzi di soccorso sono soliti utilizzare le strade secondarie per raggiungere più rapidamente e facilmente i luoghi dove occorre urgentemente la loro presenza.

Ma Google Maps parrebbe avere anche altri problemi: in diverse regioni italiane infatti, tutti gli automobilisti che decidono di fruire dei suoi servigi rischiano di ritrovarsi nel bel mezzo di strade assolutamente non percorribili. Il navigatore a volte scambia per strade agevoli e comode quelli che in realtà sono dei sentieri sterrati che metterebbero a dura prova anche un Suv regolarmente dotato di trazione integrale 4x4. In Sardegna sono addirittura arrivati al punto di dover realizzare dei cartelli "anti-Google Maps". Questi cartelli saranno collocati per indirizzare i vacanzieri diretti verso le spiagge di Cala Luna e Cala Goloritzè, paradisi terrestri siti in provincia di Nuoro e raggiungibili soltanto a piedi.

Il comune di Baunei, sempre in provincia di Nuoro, pochi mesi fa aveva addrittura scritto un post su Facebook "per aiutare i malcapitati visitatori del nostro Supramonte, in seria difficoltà, indirizzati da Google Maps su queste carrarecce e sterrati con camper e semplici utilitarie." Il comune invitava così i turisti ad informarsi su regole e prescrizioni da seguire prima di avventurarsi alla cieca.

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