Tedeschi e francesi all’attacco Tante sportive dal cuore verde

All’edizione 2011 del Tokyo Motor Show si assiste a un significativo e, se vogliamo massiccio, ritorno delle marche europee dopo anni d’assenza. Si deve alla presenza di Audi, Bmw insieme a Mini, Land Rover, Jaguar, Lotus, Mercedes anche con Smart e Maybach, Porsche e Volkswagen, oltre a quelli di Alpina e Amg. Il positivo quadro delineato dalla ricomparsa delle marche extra-giapponesi è completato anche dalla non meno importante presenza del gruppo Psa, ovvero quello formato da Citroën e Peugeot, che se vogliamo da queste parti gioca un po’ in casa grazie allo stretto legame con Mitsubishi - con la quale ha sviluppato Suv e vetture a propulsione elettrica e con cui pare stia preparando altre proposte - e dalla Renault, per la quale il discorso assume contorni ancora più stretti in quanto la casa francese è parte integrante dell’Alleanza con Nissan. Al Big Sight, la nuova sede della rassegna giapponese, qualcuno si è presentato svelando accanto a tutto il proprio più recente repertorio anche novità assolute incentrate, essenzialmente, sul tema delle vetture a basso impatto ambientale: il leit-motive dell’edizione 2011 di questo Salone. Grande assente, impossibile non notare il particolare, è la gamma italiana.
La Bmw ha portato la versione definitiva della sua terza vettura ibrida, l’ActiveHybrid5 basata sulla berlina della Serie 5, che utilizza un sistema propulsivo formato da un 6 cilindri Twin-Power Turbo a benzina da 340 CV abbinato a un motore elettrico da 55 Cv alimentato da batterie agli ioni di litio. È capace di raggiungere i 100 orari in 6 secondi, a fronte di percorrenze medie che possono arrivare a 15,6 chilometri con un litro, ma naturalmente può viaggiare anche a emissioni zero. Inoltre, è dotata della modalità Eco Pro (spegne il motore termico in rilascio scollegando l'albero di trasmissione a velocità inferiori ai 160 km/h) e di navigatore che suggerisce alla gestione del sistema propulsivo i parametri ideali per la massima efficienza.
La Volkswagen, invece, propone accanto all’esordiente Passat Alltrack (in bella mostra anche al Motor Show di Bologna) anche l’inattesa Cross Coupé.
È una show-car che prefigura la crossover compatta, a metà strada tra una coupé e una Suv, che arriverà fra tre anni.


È spinta da un sistema ibrido formato da un motore turbo a iniezione diretta di benzina e da due unità elettriche (fornisce complessivamente 265 cv) tra le quali quella posta al retrotreno origina la trazione integrale.
La Cross Coupé tocca i 201 orari, raggiunge i 100 orari in 7 secondi e può percorrere mediamente 37 chilometri con un litro di benzina, ma può anche marciare in modalità elettrica per 45 chilometri.

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