Telefonare all’Anagrafe? Si finisce sempre in coda

Difficile pensare che una lettera del Comune, quelle che in genere raccomandano l’adempimento di qualche tediosa pratica burocratica, susciti reazioni di giubil. Eppure è quello che mi è successo ieri mattina, quando, tra la posta, ho trovato un provvidenziale avviso di Palazzo Marino che diceva: «Egregio cittadino/a, Le chiedo un po’ del suo tempo, ma spero di fargliene risparmiare altro evitandoLe inutili code agli sportelli anagrafici». La cosa si faceva interessante, visto che da qualche giorno ho traslocato, e già mi ero arresa all’idea di dover passare una mattina intera allo sportello per registrare il cambio di residenza. O forse no. Quel pezzo di carta poteva essere la mia salvezza. E infatti, circa a metà, trovo la miracolosa frase che mi avrebbe cambiato la giornata: «Se deve recarsi allo sportello, c’è un sistema per evitare la coda: la prenotazione. Lo 020202 fisserà una data per ottenere quanto Le serve senza inutili attese». Proprio quello che cercavo.
Mi precipito al telefono e compongo il numerino magico. Finalmente un servizio utile, pensavo, mentre tentavo di prendere la linea. Tentavo, appunto, perché l’operazione si è rivelata più complessa del previsto. Dopo qualche secondo, risponde un disco che mi chiede di attendere «sei-minuti-sei» per non perdere la priorità acquisita. «Se accetta, prema il tasto 2». Eseguo, e per sei lunghissimi minuti mi sorbisco prima la voce di una signorina che mi invita ad attendere in italiano e inglese; quindi un’altra che mi elenca i servizi del Comune. Quando la pazienza sta ormai per vacillare, arriva un operatore. «Mi dia il suo nominativo», chiede. Neanche il tempo di rispondere che... Click. Cade la linea. Ritento l’operazione. Chiamo, resto in attesa sei minuti, parte il disco e... Risponde stavolta una voce femminile. Mi spiega che in via Larga non accettano prenotazioni per cui dovrò recarmi in altra sede ben più lontana, poi mi domanda il nominativo e... Click.

Ricade un’altra volta la linea! Come è finita la giornata?. Un’ora dopo ero, come tutti, in fila allo sportello di via Larga. Proprio un bel servizio quello del Comune, pensavo mentre ero in coda. Peccato che non funzioni.