Tempeste tropicali fanno strage: 56 morti e140mila sfollati

Mariuccia Chiantaretto

da Washington

Gli abitanti rimasti a New Orleans adesso tremano per l’arrivo di Rita, l’uragano che promette d’essere cattivo più di Katrina. Mentre in Louisiana sono stati sospesi i rientri degli sfollati e fervono i lavori per rinforzare le chiuse danneggiate lo scorso 29 agosto, in Texas la gente si prepara a vivere un altro incubo. «Dobbiamo essere pronti al peggio» ha detto il presidente Bush invitando gli americani ad ascoltare gli ordini di evacuazione dalle zone a rischio, dopo aver proclamato lo stato di emergenza in Texas e Louisiana, i due stati che rischiano di essere investiti dall’uragano nel fine settimana. Secondo le stime Rita potrebbe scatenare tutta la sua potenza nella zona di Galveston, la cittadina sul mare a sud di Houston, dove mercoledì è iniziato lo sfollamento di 267mila persone. Ieri sera l’uragano è stato elevato a categoria cinque dopo essere passato quasi senza danni nella striscia di mare che separa le isolette Key dalla Florida. Alcuni danni, sia pure non gravissimi, sono stati invece registrati sulla costa nord di Cuba dove 130mila persone sono state evacuate. All'Avana, dove alcuni quartieri sono stati allagati, mercoledì il servizio di distribuzione di elettricità, acqua e gas era interrotto.
«Dopo avere visto i danni di Katrina - ha spiegato una donna del Texas, Jean Nocque, mettendosi nella borsetta una copia della Bibbia prima di salire sull'autobus che da Galverston l'avrebbe portata a Huntsville, 160 chilometri a nord - non me la sento di sfidare un altro uragano assassino. A 59 anni è tardi per dimostrarsi coraggiosi». All'alba di ieri il governatore del Texas, Rick Perry, ha fatto il giro dei network per spiegare ai suoi concittadini il significato di evacuazione obbligatoria. «Nessuno - ha detto - verrà preso per un braccio ed obbligato ad abbandonare la propria casa. Chi rimane però lo fa a proprio rischio e pericolo e non potrà contare sui soccorsi se l'uragano travolgerà ogni cosa. Facciamo andare via la gente per evitare che muoia, non possiamo rischiare poi la vita dei soccorritori per portare in salvo chi avrà ignorato l'allarme».
In attesa di Rita i responsabili della Fema hanno dislocato centinaia di camion carichi di generi di prima necessità per gli sfollati e decine di squadre mediche sono da martedì notte in attesa di intervenire. Rita, secondo le previsioni, arriverà sulla terra ferma nella notte fra domani e sabato e il meteorologo Chris Landsea, del National Hurricane Center di Miami, ha spiegato che le acque calde del golfo del Messico hanno rinforzato l'uragano fino a categoria cinque.
A New Orleans, dove la gente spera che Rita si sposti decisamente verso il Texas, si teme che sarebbe molto difficile contenere le acque del lago Pontchartrain se l'uragano si dovesse abbattere sulla città. «La protezione che abbiamo adesso - ha spiegato Dave Wurtwel del genio civile - è debole. Le chiuse possono sostenere circa 15 centimetri di pioggia ed una piena di poco più di tre metri». Prima di sabato lungo le chiuse del lago verranno disposti 800 sacchi giganti di sabbia del peso variabile fra tre e sette tonnellate. Temendo il peggio il genio ne ha ordinati comunque altri 2500.
Su New Orleans verranno convogliati fra oggi e domani 500 autobus per portare via dalla città coloro che erano rientrati per controllare i danni fatti da Katrina. Il Fema ha predisposto acqua e razioni alimentari per 500mila persone. «Stiamo pregando - ha detto la governatrice della Louisiana Kathleen Blanco - affinché l'uragano perda forza. Il nostro Stato non si può permettere la replica di Katrina». Houston, a circa 80 chilometri da Galveston, è l'unica grande città del Texas che potrebbe essere colpita dalla furia di Rita. Il sindaco Bill White ha chiesto agli abitanti dei quartieri soggetti a inondazioni di lasciare le case e mettersi in salvo.


Il prezzo del petrolio in previsione dell'uragano Rita è nuovamente salito. Le piattaforme nel golfo del Messico, da dove lo Stato del Texas ricava il 25 per cento del petrolio estratto in Usa, sono state nuovamente evacuate. Katrina ne aveva distrutte 46 e danneggiate 18.

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