Tendenze Zegna classico Scervino si diverte ringiovanisce lo smoking

MilanoIl classico come punto d'arrivo, l'innovazione ai blocchi di partenza. «I cambiamenti fanno paura eppure ci vogliono altrimenti non si va da nessuna parte» ha detto Armani che ieri ha fatto sfilare la collezione uomo per il prossimo inverno quasi in contemporanea con l'insediamento di Obama alla Casa Bianca. Come il primo presidente nero degli Stati Uniti d'America lo stilista-imprenditore dice ai suoi molti sostenitori «We can», possiamo cambiare le carte in tavola, essere diversi e diventare migliori. Ecco quindi che il più famoso dei nostri stilisti propone un nuovo modo di accostare le tinte, forme modificate e giochi di dettagli. Nelle sue mani il marrone, colore tipico del guardaroba impiegatizio di una volta, diventa adesso caldo e godurioso come una tazza di cioccolato: da banchiere più che da bancario. Si sposa spesso con il grigio dei pantaloni che Armani modifica all'altezza della cintura aggiungendo coulisse sotto alle allacciature riprese a volte dai calzoni tailandesi, a volte dalle divise da judo. Sulle giacche compaiono doppi revers oppure allacciature leggermente spostate. La vera zampata armaniana arriva con le camicie che hanno colli diversi a ogni uscita tra cui quello, mai visto prima, fatto da un lembo utilizzabile anche come sciarpa. Bellissimi tutti i capi destinati allo sportswear e i cappotti a cominciare dal modello grigio con gli alamari inseriti nella piattina dell'allacciatura. Meno riuscita del solito la parte sera come se Re Giorgio prevedesse tempi più duri delle sue ottimistiche dichiarazioni sulla crisi.
A tanta sobrietà risponde il lusso sibaritico dell'uomo Zegna che crede nell'eccelsa qualità dei capi destinati a durare nel tempo con straordinarie reinterpretazioni del gessato nei colori e nel ritmo della rigatura. Ma la cosa più bella di questa bellissima collezione sta nell'uso di una speciale membrana che, una volta accorpata ai tessuti dei giacconi, li fa comportare come le pigne che si chiudono quando fa freddo per poi dischiudersi al primo tepore.
Altrettanto intelligente la soluzione brevettata da Ballantyne con il nome Wet Out per impermeabilizzare il filo di cashmere e costruire così un intero guardaroba sportivo e lussuoso in parti uguali. In buona sostanza non serve l'impermeabile e nemmeno il solito K-way per correre sotto la pioggia senza bagnarsi con la tuta di cashmere dello storico marchio inglese controllato dal fondo Charme della famiglia Montezemolo che presto aprirà a Londra, nel quartiere di Nothing Hill, un negozio riservato ai capi d'archivio per i cultori del vintage. Anche Paolo Gerani crede nel vestire in maglia dal mattino alla sera e l'elegante collezione Iceberg era la dimostrazione di quanto conti la storia di un marchio nel progettare il nuovo.


Ma le sfilate più belle della giornata sono state sul fronte dei contenuti quella di Ermanno Scervino con le delicate sinfonie di grigio delle prime uscite e l'uso supremo dei nuovi materiali per cui uno smoking in denim nero diventa convincente e moderno come non mai. Mentre sul fronte dell'impatto scenico e dello styling quella di DSquared2 con i modelli che sfilavano dopo una deliziosa performance di danza a ritmo di Night & day nel suo piccolo era un capolavoro.

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