Ad un certo punto gli è scappata anche una parolaccia, il che spiega la giornata. Ma alla fine è andato tutto bene, e la vera eccezionalità è che Jannik Sinner sarà di nuovo in finale in uno Slam: la terza e la seconda consecutiva a Melbourne.
Eccezionale perché non dobbiamo dimenticare mai quello che sta facendo questo ragazzo solo 23enne di Sesto Pusteria: è alla ventunesima vittoria consecutiva, ed è numero uno al mondo per distacco. Lo è anche nelle difficoltà, avute ieri soprattutto nel primo set quando ha dovuto due volte recuperare un break ed ha cancellato un set poi a Shelton sul 5-6: fatto questo, e vinto il tie break, Ben ha potuto solo cercare di resistere. Insomma: non il miglior Sinner, ma questo basta per arrivare alla sfida finale contro Zverev: “Non so come ho girato il primo set: è stato duro e cruciale – ha detto poi alla fine -. Non ho servito al meglio, ho fatto meglio la risposta. Eravamo entrambi un po’ tesi, e sentivo anche qualche crampo. Queste partite si possono allungare: sono felice di aver chiuso in tre set”.
Alla fine Jannik dunque ha ritrovato il sorriso, ed ha scherzato parlando del suo team: “Ogni coach che ho avuto nella mia carriera ha fatto un grande lavoro. Quando ho deciso di cambiare il team due anni fa è stato difficile, però avevo già fatto scelte importanti a 13 anni. La squadra che ho adesso mi ha fatto fare un salto in avanti e ogni coach ha una sua qualità. Simone e Darren hanno età diverse (risata generale), Vagnozzi già quando giocava non vedeva di diventare allenatore (altra risata). E’ vero: è l’ultimo anno di Cahill, ma la stagione è lunga: vediamo di cominciare bere Darren! E non dimentico preparatore e fisio, se non passo dei guai…”.
In pratica si è sciolta così una tensione che all’inizio era palpabile. E adesso c’è Zverev a caccia del suo primo Slam e per il quale tifa anche Novak Djokovic, così come ha detto in conferenza stampa dopo il ritiro per il dolore alla coscia: “Sasha se lo merita, spero che vinca”. Qualcuno ci vede una frecciatina a Sinner, dopo le polemiche sul doping in cui Nole ha sposato le accuse di Kyrgios, ma più semplicemente i due sono amici.
E poi, comunque, tutti tiferemmo per Zverev, che di uno Slam davvero avrebbe diritto. Ma non questa volta, ovviamente: ed è questo il fatto eccezionale. Avere un italiano ancora una volta in una finale così. Avere Sinner.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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