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Il Var anche nel tennis: cosa accadrà agli Us Open

Un nuovo strumento tecnologico aiuterà i giudici di sedia nei casi più dubbi e controversi: ecco cosa accadrà al tennis a partire dai prossimi Us Open

Il Var anche nel tennis: cosa accadrà agli Us Open
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Il tennis diventa sempre più tecnologico: oltre al famosissimo "occhio di falco" che ormai da anni controlla minuziosamente se la pallina è all'interno o all'esterno del campo (o se tocca di pocnhi millimetri la linea bianca) decidendo punti che possono anche valere uno Slam, dagli Us Open in poi verrà introdotta anche una sorta di Var come quella utilizzata nel calcio.

Cos'è la Video Review Technology

Dal 28 agosto al 10 settembre, gli appassionati di tutto il mondo ma soprattutto gli addetti ai lavori, nel caso specifico i giudici di sedia, potranno decidere se utilizzare la Video Review Technology nei casi più controversi e quando c'è qualche chiamata dai giudici di linea che può essere dubbia o essere contestata dagli stessi tennisti. "La tecnologia di revisione video verrà utilizzata per tutte le partite del tabellone principale giocate su Arthur Ashe, Louis Armstrong, Tribuna, Campo 5 e Campo 7 come ausilio per l'arbitraggio. L'arbitro potrà rivedere il replay della situazione tramite un tablet sulla propria sedia", si legge su una nota dell'Usta (Associazione Tennis degli Usa).

Ma a cosa servirà, esattamente? Il nuovo sistema di revisione video avrà un protocollo standard che utilizzerà per verificare un'invasione o se la pallina sarà rimbalzata più di una volta sul terreno di gioco ma anche se un tennista commette un fallo nel servizio, ovvero se la pallina rimbalza "in un punto diverso dalla metà campo avversaria diagonalmente opposta; non colpisce la palla con la racchetta; la palla tocca qualcosa di diverso dalla racchetta". Nel protocollo, è previsto l'ausilio della nuova tecnologia anche per il fallo di piede, cioé nel momento in cui il tennista compie il movimento di colpire la pallina durante il servizio, non può toccare (con i piedi ovviamente) né la riga base e nemmeno quella di fondocampo.

Se ne sentiva il bisogno? Forse sì o forse no, in ogni caso in questo modo si abbasserà la percentuale di errore da parte di arbitri e giudici potendo così rivedere le situazioni più dubbie e al limite.

Nel nuovo regolamento, poi, viene menzionata anche l'invasione di campo da parte dell'avversario che spesso sfugge agli occhi attenti dei giudici e, nei casi più rari, anche la pallina che attraversa la rete (se c'è un buco) invece si passare al di sopra. Al momento, come ha spiegato la stessa Usta, la nuova tecnologia non sarà disponibile su tutti i campi degli Us Open ma soltanto su cinque di essi.

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