Un terrazzo atteso da vent’anni

Un terrazzo tutto loro in cui giocare. Sarà nell'uovo di Pasqua della scuola elementare «Burlando». I tenaci scolaretti sono riusciti a conquistarsi uno spazio nuovo di zecca dove poter fare ricreazione. Ce l'avranno entro aprile grazie ad un mercatino per la raccolta fondi e a una petizione formato bambino. Azioni che hanno saputo smuovere due colossi come il Comune di Genova e la Fondazione Carige. I finanziatori dell'ambizioso progetto dal costo di quaranta mila euro.
Tutto nasce dalla lezione della maestra Ginetta Tagliabue, una delle colonne portanti della primaria sulle alture del quartiere di Staglieno. «Una mattina dello scorso anno - racconta l'insegnante - i bambini in classe dovevano scrivere un testo collettivo sullo sport. E subito è uscita questa loro esigenza. Quella di non avere nessun spazio esterno alla scuola in cui poter andare a giocare a pallone, correre, come invece possono fare gli studenti delle altre scuole della nostra direzione didattica». Così, la maestra, ha subito raccontato che in realtà ci sarebbe un terrazzo, tetto della scuola, che non è per nulla calpestabile. Ma da sempre, si racconta nel piccolo quartierino di via Burlando, c'è l'intenzione, mai messa in atto, di trasformarlo in «parco giochi» per i bimbi della scuola.
Emozionati da questo racconto, i bimbetti dell'ex V elementare, attuali alunni della prima media, si sono dati appuntamento alla fine delle lezioni per vendere delle mercanzie agli angoli della strada. Quaderni, occhiali, fili interdentali, libri, videocassette. Il loro buon cuore li ha portati a raccogliere in breve tempo centodiciassette euro. Lo scopo era quello di raggranellare «tante palanche», come scrivono nella lettera, per poter contribuire alle spese di piastrellatura del loro «sogno».
«Sono venuti una mattina a portarmi la busta con i soldini - continua il racconto la maestra Ginetta - e io mi sono commossa e ho capito che la voglia di impossessarsi di quello spazio inutilizzato era tanta. Abbiamo così deciso di scrivere alle autorità competenti perché ascoltassero la nostra voce». Il loro piccolo guadagno, infatti, non bastava ma è stato utilizzato per comprare del materiale didattico. Hanno inviato una bellissima lettera, con tanto di firme, all'ex dirigente scolastico della direzione didattica di Montaldo, al presidente dell'associazione genitori-insegnanti della scuola Burlando, al presidente di circolo, a quello del consiglio di circoscrizione della IV Valbisagno, al sindaco di Genova, al presidente della Regione Liguria. E hanno avuto fortuna.
Il loro maggiore stupore è stato di non avere saputo, fino a quel momento, che la scuola era fornita di un bellissimo terrazzo che poteva diventare tutto loro per giocare. «Da sempre - si legge nella lettera - siamo costretti a far ricreazione in classe, quando sopra le nostre teste avremmo la soluzione del problema».


Andrea, Stefano, Sara, Christian, Alessia, Federica, Giulia, Chris, Tatiana Emanuele, Federica, Camilla, Manuel, Giulio, Majda, Martina e Matteo sono orgogliosi di avere, in poco tempo, dato una mano a realizzare un sogno che, alla scuola Burlando, aspettavano da almeno venti anni.

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