Terrorismo, paura all'aeroporto di Los Angeles

Secondo allarme nel giro di 24 ore. A Los Angeles rinvenuta una borsa sospetta che ha eluso i controlli prima della zona di sicurezza: tre terminal chiusi per due ore. Ieri sul volo Washington-Denver paura per un passeggero che fumava di nascosto

Terrorismo, paura all'aeroporto di Los Angeles

Los Angeles - Secondo allarme terrorismo nel giro di ventiquattr'ore. All’aeroporto internazionale di Los Angeles dove sono stati chiusi tre terminal per il rinvenimento di una borsa sospetta che avrebbe eluso i controlli prima dell’ingresso nella zona di sicurezza. Ora agenti della Tsa e della polizia stanno passando al setaccio i terminal chiusi per trovare il passeggero che era in possesso della borsa. Ieri, invece, si era sparso il panico sul volo Washington-Denver per colpa di un passeggero che fumava di nascosto.

Paura a Los Angeles Secondo quanto si legge sul sito del Los Angeles Times, il passeggero era stato selezionato per un ulteriore controllo di sicurezza ma sarebbe invece riuscito a passare il varco del Terminal, portando con sé il bagaglio a mano che era stato considerato sospetto degli agenti addetti ai controlli. Immediatamente si sono sospese le operazioni controllo anche nei terminal 5 e 6, mentre gli agenti passavano al setaccio l’aerea per cercare il passeggero. L’incidente è avvenuto alle 5 del mattino ora locale ed è stato bloccato il decollo di almeno 14 voli.

Falso allarme sul Washington-Denver Era soltanto un diplomatico del Qatar che si è fumato una sigaretta nella toilette di un aereo, ma per un momento l’America ha temuto un nuovo attacco terroristico, tanto che il presidente Barack Obama è stato avvertito sull’Air force One dal segretario per la sicurezza nazionale James Jones mentre era in viaggio verso Praga per la firma dello Start II. Nessun esplosivo è poi stato trovato a bordo del volo Washington-Detroit, che è arrivato a destinazione alle 18.50 (ora locale) scortato da due caccia F-16. L’incauto diplomatico è stato visto scendere dall’aereo in manette per essere interrogato dall’Fbi. A scatenare il falso allarme bomba è stato Mohammed al-Modadi, terzo segretario dell’ambasciata del Qatar a Washington, negli Stati Uniti fin dal 2007. Secondo le prime ricostruzioni, un passeggero di prima classe si è insospettito per qualcosa che ha fatto il diplomatico e ha avvertito i responsabili della sicurezza dell’aereo mentre al-Modadi si trovava nella toilette.

Dal bagno usciva odore di fumo e, quando gli air marshall ne hanno chiesto conto, il passeggero si è appellato all’immunità diplomatica facendo poi una battuta sarcastica che ha fatto pensare a Richard Reid -il cittadino britannico arrestato nel 2001 perché voleva far esplodere un aereo con l’esplosivo nascosto nelle scarpe.

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