Un «tour» nei ristoranti per restare in VACANZA

Spagna e Grecia in testa, seguite da Francia e Austria, senza dimenticare Egitto, Messico e Thailandia. Queste, secondo osservatori del turismo, associazioni di settore e di consumatori, le mete più gettonate dai romani per le vacanze. E ora, tornati a casa e disfatte la valigie, inizia la caccia al ristorante che possa far riassaporare i piatti assaggiati nei luoghi di villeggiatura. Da Madrid a Barcellona, passando per Ibiza, Tenerife e Palma di Maiorca, a dominare è la Spagna, scelta nel 20 per cento dei casi secondo le stime di Telefono Blu. Tapas, tortilla, paella: la proposta gastronomica è ampia. A base di pesce, carne o verdure, al nero di seppia, reale con aragosta, flamenca con il pepe e valenciana sono alcuni dei tipi di paella preparati dallo chef Luca Nicodemo della Paella 2 (vicolo della Luce 3; 0658331179). In menù anche la cazuela de pescado, ricca zuppa di pesce mediterraneo. Sulla carta di El Patio (via Casilina 1108; 06263181) tapas, tortillas, paella, grigliate di pesce o carne e, specialità, il salmone con salsa agrodolce di sidra asturiana, mele e prosciutto. Non mancano il Pata Negra, prosciutto di maiali di razza nera allevati esclusivamente a ghiande, e formaggi di latte di mucca, capra e pecora provenienti da diverse regioni della Spagna. Si chiude in dolcezza con crema catalana, tarta de aceite, focaccia di olio e anice, e brazo de gitano, un rotolo di cioccolato bagnato nello Sherry.
Seconda tappa gastronomica, la Grecia, in questi giorni sulle pagine dei giornali per i devastanti incendi, ma comunque molto amata dai turisti romani, e prediletta da un target esigente. anche nel palato. A farla da padrone sono le mezedes, i tipici «sfizi» di ouzeri e taverne. La cena si apre con un bicchiere di ouzo, liquore all’anice, accompagnato da olive alla cantina Ouzerì (via dei Salumi 2; 065816378). Seguono le mezedes appunto: tzatziki (crema di yogurt, cetrioli e aglio), dolmades (involtini di foglie di vite ripieni di riso), keftedes e souzoukakia, rispettivamente polpettine di agnello o vitello speziati, con o senza salsa di pomodoro. E ancora moussaka (sformato di melanzane e carne), koriatiki salata - la classica «insalata greca» - e il formaggio saganaki fritto. Da bere ouzo, vini locali e retsina, bianco resinato. Punta sulla carne Akropolis dello chef cretese Antonis (via San Francesco a Ripa 103; 0658332600). In menù vari tipi di pita, pane lievitato a base di grano dalla forma rotonda schiacciata, con formaggio, carne o vegetariane
«Al terzo e quarto posto nella classifica delle mete più ambite - per l’Istituto nazionale ricerche turistiche - Francia e Austria». Escargots, paté de foie gras, zuppa di cipolle, bourguignon, chateaubriand con salsa Bearnaise, tartare e, per concludere, crêpes suzettes e banana flambé si possono provare all’Escargot (via Appia Antica 46; 065136791). Spatzle, knödel, würstel e strüdel da accompagnare con diverse qualità di birra all’Antica Birreria Viennese (via della Croce 21; 066795569).
A Roma diventano vicini anche sapori più «lontani». Egiziane le atmosfere di D.D. (via Venturi 14; 068611334) con falafel, hummus, crema di ceci, cous cous e kebab. Ottimi i dolcetti a base di frutta secca da accompagnare con tè alla menta. Su due piani il messicano El Pueblo (via De Vecchi Pieralice 34; 06631855), uno tempio maya, l’altro in stile caraibico. Mais, fagioli, chili, carne e formaggi locali gli elementi del menù, ampiamente illustrato, pure dal punto di vista storico, dallo staff del locale. Tra i dolci, la torta al cioccolato piccante. Guacamole, salsa di avocado, pomodoro e cipolla, frijoles, crema di fagioli messicani, nachos, fajitas di manzo o pollo, enchiladas di mais ripiene di carne si trovano, insieme alla birra messicana, al Bistrot by Linda (via D’Arborea 15; 0644244889).

Ricco di spezie il menù del thailandese Isola Phuket (via di Villa Chigi 91; 0686212664), dai toast di gamberi alla zuppa piccante, dai Sate, spiedini di pollo (Gai), manzo (Tu) e gamberi (Gung) fino a banana e ananas caramellate.

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