Treno guasto, i pendolari bloccano Cadorna

Il malcontento in Italia ultimamente viaggia ovunque (spesso) anche sui binari. Così, visto il livello di esasperazione raggiunto dalla gente, può succedere un po’ di tutto. Il treno si ferma per un guasto? Allora i passeggeri - perlopiù pendolari esausti per i continui e ripetuti ritardi giornalieri, che negli anni aumentano anziché diminuire - potrebbero decidere di scendere davvero sul piede di guerra. E forzando le porte chiuse automaticamente del convoglio (porte che solo i conducenti, in teoria, dovrebbero poter aprire dal loro posto di guida), mettersi sui binari per bloccare la circolazione in segno di protesta e fare qualcosa che non si era mai visto prima: raggiungere la stazione successiva a piedi e sempre camminando per 600 metri sui binari.
È esattamente quello che è accaduto ieri a Milano tra le 8.30 e 9.

30 sui binari della tratta delle Ferrovie Nord Bovisa-Cadorna, per la precisione dalla stazione di via Domodossola (in zona Sempione) a Cadorna, dopo che un guasto alla motrice del convoglio interessato, unito a tutta una serie di altri disagi, ha rotto le dighe della sopportazione dei pendolari. Un gesto, quello inscenato (...)

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