Trenord, il viaggio è a metà strada

Ieri consegnato il treno numero 111: entro il 2025 sui binari 222 nuovi convogli

Trenord, il viaggio è a metà strada
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È una corsa arrivata a metà strada. Con un obiettivo non troppo lontano, a questo punto del tragitto. Entro il 2025 in Lombardia circoleranno 222 nuovi treni acquistati da FNM e Ferrovienord grazie a un investimento di 1,7 miliardi di Regione Lombardia. Ieri è entrato in servizio il numero 111, ma entro quest'anno viaggeranno altri 63 nuovi treni. E la buona notizia non è solo nell'inevitabile miglioramento del comfort per chi viaggia, tra poltrone, luce, telecamere di sorveglianza, accessibilità, spazi per biciclette e sistemi che riducono vibrazioni e rumori, ma «a ogni nuovo treno immesso in servizio, corrisponde un aumento della puntualità», come ha fatto notare il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana ieri all'inaugurazione insieme agli assessori Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche.

«Abbiamo messo in campo risorse importanti per fornire adeguati servizi ai lombardi - ha sottolineato Fontana - Quando abbiamo stanziato le somme necessarie per l'acquisto dei nuovi treni, abbiamo ritenuto prioritario fornire all'utenza convogli moderni, efficienti, sicuri, dalle elevate performance, sostenibili e con un alto livello di comfort. Certamente c'è ancora tanto da lavorare per raggiungere un livello ancor più elevato, ma siamo sulla buona strada». Ora sulle 27 linee servite da Trenord circolano 67 «Caravaggio» (a doppio piano e con una capienza di 440 o 570 posti), 31 «Donizetti» (a 3 o 4 carrozze con 220 o 260 posti) e 13 «Colleoni» (a motore diesel-elettrico per le linee non elettrificate, con 3 carrozze per 168 posti a sedere): su 9 linee la flotta è interamente composta dai nuovi convogli.

Le prime, prossime consegne saranno destinate alle direttrici verso Piacenza, Domodossola, al bacino cremonese e alle linee non elettrificate del Pavese. «Nei primi cinque mesi del 2023 abbiamo trasportato 78,8 milioni di viaggiatori ed effettuato 306mila corse. Dopo gli anni difficili della pandemia, siamo un'azienda che vuole consolidarsi, crescere e innovare. Infatti, il piano di rinnovo della flotta ci permette di migliorare continuamente il servizio che offriamo ai nostri clienti», ha commentato Marco Piuri, Amministratore Delegato di Trenord e Direttore Generale di FNM. Clienti cioè i pendolari. Quindi «il radicale rinnovamento della flotta ha una forte valenza sul fronte della sostenibilità sociale, perché influisce positivamente sull'esperienza delle persone che ogni giorno accedono al servizio ferroviario regionale - ha fatto notare il presidente di FNM Andrea Gibelli - Il miglioramento del servizio, insieme all'alto livello di comfort offerto dai nuovi treni trasforma il trasporto in viaggio, un'esperienza dove è possibile iniziare o proseguire le proprie attività personali e quotidiane. Inoltre, i nuovi convogli garantiscono un risparmio dei consumi energetici mediamente del 30% e sono realizzati con materiali riciclabili per oltre il 90%, secondo il principio dell'economia circolare».

Treni nuovi significa «comfort» e dentro questa parola inevitabile che buona parte sia occupata anche dal tema della sicurezza. «L'obiettivo - ha affermato l'assessore Franco Lucente - è ridurre al minimo disservizi e disagi ai viaggiatori. Grande attenzione continuerà a essere rivolta anche al tema della sicurezza, il sistema di videosorveglianza sui convogli è un segnale forte e chiaro che va in quella direzione. Treni nuovi significa migliorare notevolmente le performance sulle linee e gli standard di sicurezza. Abbiamo stilato un cronoprogramma fitto: nei primi 100 giorni di assessorato abbiamo consegnato 12 treni su diverse linee regionali. Entro l'estate - ha aggiunto - prevediamo numerose immissioni: i treni doppio piano Caravaggio sulla linea Milano-Lodi-Piacenza; nuove corse sulla direttrice Milano-Domodossola».

«A conclusione del piano di consegne - ha aggiunto l'assessore Claudia Terzi - i treni del servizio ferroviario regionale avranno un'età media di 10 anni: sarà il valore più basso mai raggiunto

in Lombardia. Il piano di acquisto dei nuovi treni procede di pari passo con la riqualificazione delle infrastrutture ferroviarie: l'obiettivo comune è migliorare ulteriormente il servizio per gli utenti della ferrovia».

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