Tursi chiede alla società Autostrade: «Installate i tutor sulla sopraelevata»

Non c'è solo lo stop alle moto dalle dieci di sera alle sei del mattino nel futuro della Sopraelevata. Comune e società Autostrade stanno studiando l'ipotesi d'installare il sofisticatissimo sistema di controllo «Tutor» sulla strada intitolata ad Aldo Moro, teatro di frequenti incidenti, anche mortali. La conferma è arrivata ieri da Giorgio Fabriani, direttore del primo tronco di Genova, durante l'illustrazione dei risultati dell'attività di accertamento posta in essere dalla polizia stradale col nuovo sistema di sensori e telecamere sul tratto autostradale Turchino - bivio con la A 10, nel periodo compreso da settembre 2006 ad oggi.
«Il Comune ci ha chiesto di verificare se è tecnicamente possibile introdurre il Tutor sulla sopraelevata e noi abbiamo dato risposta affermativa - spiega Fabriani - Ora stiamo aspettando un'ulteriore conferma dall'amministrazione comunale, per poter procedere all'installazione».
Laddove il nuovo sistema è già in funzione (dal chilometro 7,200 al chilometro 1,350 del bivio con la A 10), in cinque mesi sono fioccate le multe: 5.725 sanzioni amministrative per eccesso di velocità comminate dagli agenti della polizia stradale agli habitueè delle andature sostenute, da settembre 2006 a febbraio 2007. Mentre a Bergamo le multe sono state «solo» 2919, da noi si è toccato quasi il doppio perché nel tratto scelto in Liguria per l'installazione del Tutor i limiti di velocità sono più bassi: 100 chilometri all'ora per le auto, 60 per gli autocarri. E in cinque mesi gli incidenti tra il Turchino e il bivio con la A 10 sono dimininuiti del 37 per cento.
Tanto che a partire da lunedì i nuovi misuratori di velocità entreranno in funzione anche da Ovada a Masone (dal Km 31,750 al Km 16,200) e da Masone al Turchino (dal Km 16,200 al Km 7,200); quindi sulla A 26 il sistema di controllo sarà efficace per 30 chilometri e 400 metri. «Lo scopo è quello di implementare la sicurezza monitorando la totalità del traffico sui tratti più impegnativi della rete autostradale ligure e la A26 è uno di questi», conferma Fabriani.
Come funziona il Tutor? Grazie a due postazioni, una d'entrata e una d'uscita (ad esempio, una a Ovada e l'altra a Masone) che misurano la velocità media dei veicoli attraverso alcuni sensori in grado di leggere il tipo di auto che transita in quel momento sul tratto autostradale. A quel punto i sensori attivano le telecamere installate sui portali di sostegno dei pannelli a messaggio variabile che riconoscono e memorizzano la targa.

I dati delle auto che superano i limiti consentiti sono trasmessi in tempo reale ai computer della polizia stradale. Che provvedono ad accertare la violazione. Il Tutor «lavora» 24 ore su 24. A buon intenditor, poche parole.

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