Il destino dell'elicottero presidenziale VH-71 non è ancora deciso, a determinarne il futuro sarà il Congresso, nelle prossime settimane. E sarà battaglia perché molti deputati e senatori hanno ben compreso che il presidente può sì continuare a volare sugli attuali vecchi elicotteri, ma senza godere di una adeguata protezione. È la differenza che passa tra safety del volo e security. E dopo l'11 settembre non è un dettaglio. Più che altro per AgustaWestland il rammarico riguarda l'aver perso la possibilità di sviluppare un nuovo elicottero grazie al programma Increment 2. Tuttavia a prescindere dalle vicende di questo velivolo, il made in Italy negli Usa continua ad aver successo.
Finmeccanica, che vuole fare degli Usa il suo terzo mercato domestico, ha già contratti significativi. Alenia Aeronautica sta consegnando il velivolo da trasporto tattico C-27J e il "nuovo" corso intrapreso dal segretario Gates rende probabile un aumento degli ordini e lo sviluppo della versione "cannoniera" di questo aereo. Il velivolo da addestramento Alenia Aermacchi M-346 è invece il candidato da battere per un programma di sostituzione della flotta di addestratori T-38 dellaeronautica. Ancora da scegliere è il partner americano: Boeing fino a poco tempo fa era privilegiata, ma c'è anche la tentazione di fare da soli.
AgustaWestland, oltre al VH-71, ha altri progetti in ballo. Era finalista per il programma CSAR-X, da oltre 15 miliardi di dollari, per un elicottero per l'Aeronautica. Gates ha cancellato il programma, che riparte da zero. E AgustaWestland parteciperà. Così come concorre per il contratto per un elicottero da ricognizione per l'esercito, dopo la cancellazione del programma ARH, vinto da Bell. Selex Galileo sta vendendo radar alla Guardia Costiera e al ministero degli interni, mentre innumerevoli forze di polizia usano i sistemi per lettura targhe di Elsag. Ci sono concrete possibilità per Selex Sistemi Integrati per la sicurezza interna, mentre Telespazio sta vendendo servizi satellitari militari, sia di osservazione sia di comunicazione e per Thales Alenia Spazio ci potrebbe essere la possibilità di fornire satelliti spia, insieme a Lockheed.
Per non parlare di DRS Technologies, che dalle nuove priorità di spesa del Pentagono sarà avvantaggiata, visto che si parla di ammodernare i mezzi dell'esercito, principale cliente della società acquistata nel 2008 da Finmeccanica, e di privilegiare i suoi equipaggiamenti.
Ma negli Usa non c'è solo il gruppo di piazza Montegrappa. Beretta è una realtà consolidata, che ha ricevuto un enorme contratto per 450mila pistole, del valore di 220 milioni di dollari. Le prospettive sono buone anche per Fincantieri, che ha acquisito cantieri negli Stati Uniti: la società si è aggiudicata il contratto per costruire una seconda fregata tipo LCS e può aggiudicarsi, con Lockheed, fino a 2/3 delle 55 unità che saranno prodotte per la Marina.
Insomma, alla roulette del Pentagono a volte si vince e a volte si perde, ma gli Usa rappresentano un mercato cruciale per le industrie italiane della difesa.
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