Tutti in centro con le auto "fuorilegge"

Tra le pieghe della legge che impone lo stop, perfino per le vetture diesel euro 2 molti distinguo Lo sapevate ad esempio che se si è in tre si può viaggiare egualmente? Ecco tutte le deroghe. Il primo giorno su 538 auto fermate dai ghisa, appena 28 multe: come si evita la sanzione

Tutti in centro con le auto "fuorilegge"

Il 15 ottobre sono scattate le limitazioni al traffico nell’area critica A1 della Regione Lombardia per le auto Euro 0 a benzina ed Euro 0, 1 e da quest’anno anche 2 alimentate a gasolio. Indubbiamente l’obiettivo è diminuire l’inquinamento e rinnovare il parco circolante. Proprio per questa ragione il Pirellone ha stanziato un budget milionario per dare agli automobilisti incentivi degni del nome. Nonostante ciò ci sono molte persone che non hanno abbastanza soldi per cambiare il proprio veicolo o che semplicemente sono troppo affezionate alla vecchia «carretta» per mandarla dal demolitore. Alcuni automobilisti si sono quindi rassegnati a mandare in letargo forzato la propria auto dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 fino alla fine del blocco, ossia il 15 aprile 2010. Pochi sono però a conoscenza di tutte le deroghe (anche se sono pubblicate sul sito www.regione.lombardia.it). Tra tutte, quella che è in grado di «risolvere», almeno parzialmente, la situazione alla maggior parte degli automobilisti che dovrebbero cambiare auto recita così: «Sono esclusi dal fermo della circolazione i veicoli con a bordo almeno tre persone». Il car pooling, ovvero l’auto di gruppo, può evitare di essere obbligati a cambiare auto. Si tratta quasi sicuramente della motivazione più forte data agli automobilisti lombardi, altro che pochi decimi di euro di sconto sul pedaggio della Milano-Laghi. Oggi mettendosi d’accordo tra colleghi e condividendo il viaggio si può evitare di cambiare auto e arrivare così fin sotto l’ufficio. E i nonni portandosi in auto i nipotini possono girare liberamente con l’auto anni ’90. Le altre deroghe sono a volte meno comprensibili, tra tutte quella che dice: «Sono esclusi dal fermo i veicoli appartenenti a soggetti pubblici e privati che svolgono funzioni di pubblico servizio o di pubblica utilità. In parole povere, un vecchio e fumoso taxi diesel dei primi anni ’90 che non sa neppure cosa sia la normativa Euro e che in un giorno percorre decine e decine di chilometri nel centro di Milano può continuare a circolare liberamente. Lo stesso vale per i mezzi delle poste e per quelli dei servizi manutentivi. Per non parlare dei veicoli degli ambulanti dei mercati settimanali scoperti, dove capita ancora di vedere dei vecchi camioncini Fiat degli anni ’70. Anche i blindati delle società che si occupano di portare e ritirare denaro contante dalle banche e dai supermercati potranno continuare a circolare. Alcuni di quei mezzi hanno ancora la targa nera e arancione per intenderci.
Più condivisibile invece l’esclusione dal fermo per i veicoli di medici e veterinari in visita urgente muniti di contrassegno e per gli operatori sanitari ed assistenziali. Possono continuare a viaggiare anche i veicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili e indifferibili per la cura di gravi malattie ed i veicoli dei sacerdoti e dei ministri del culto di qualsiasi confessione. Continueranno a percorrere le strade del centro anche gli euro 0 usati dai lavoratori con turni tali da impedire la fruizione dei mezzi di trasporto pubblico, ovviamente con certificato del datore di lavoro, e anche le auto guidate da donatori di sangue muniti di appuntamento certificato per la donazione.
Deroga anche per i giostrai e i circensi, poiché la categoria comprende un numero limitatissimo di persone e veicoli. Stranamente possono continuare ad inquinare per tutta la giornata anche i veicoli utilizzati dalle autoscuole per le esercitazioni di guida e lo svolgimento degli esami per la patente C, CE, D e DE.

Insomma, se un lombardo deve percorrere dieci chilometri al giorno con la sua Fiat Panda anni ’90 che magari ha percorso meno di 50mila chilometri, è obbligato ad usare i mezzi e impiegarci il doppio del tempo oppure a cambiare auto, mentre altri mezzi che percorrono anche centinaia di chilometri quotidianamente possono continuare a marciare. Due pesi e due misure? Per la cronaca, il primo giorno di limitazione del traffico sono stati effettuati in città 538 controlli ed elevate 28 sanzioni. Forse c’erano 510 veicoli «in deroga».

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