La tv del domani scalda i muscoli in via della Giuliana

Valeria Arnaldi

«Il cast artistico deve essere selezionato attraverso audizioni e provini». È uno dei punti di Dogma televisivo, modello editoriale per l’ideazione di trasmissioni «alternative». Vetrina del progetto, destinato a coinvolgere più canali nella produzione e messa in onda di programmi con bollino «Dogma» - sarà Nessuno tv, canale 890 della piattaforma Sky, che, dal primo dicembre a fine 2007, proporrà, ogni sera, Odissea, pillole dell’opera omerica lette da vip, politici, giornalisti, nomi noti del mondo dello spettacolo e non solo. Nella sede di Dogma, in via della Giuliana si va alla ricerca di volti nuovi. «Stiamo effettuando provini e audizioni per trovare personaggi di talento - dice Arianna Tronco, ideatrice del progetto -. L’idea è di affiancare a personalità note, chi ancora non lo è ma ha le carte per diventarlo. Un modo per rendere più democratica la tv, puntando sulla qualità».
«Le regole dell’altra televisione», indicate nel modello, compongono un decalogo: no all’uso di format, pubblico di figuranti o attori, risate finte o applausi, star strapagate, superpremi, telecamere nascoste, televendite e telepromozioni. Via libera alla creatività musicale, garantito il diritto d’autore, e no assoluto alla strumentalizzazione di disagi e sofferenza. «Lasceremo grande spazio e totale libertà di espressione agli emergenti - prosegue - sia per le proposte che per gli strumenti, puntando l’attenzione su nuovi linguaggi come le blog-tv. Vogliamo lavorare su generi diversi per esportare il nostro modello su più canali, dai satellitari ai locali. Entro il prossimo anno, definiremo l’intero palinsesto».
Odissea sarà il primo di una serie di programmi, molti dei quali incentrati su Roma. Si comincerà con un docu-reality sull’orchestra di Piazza Vittorio che - insieme a Moni Ovadia, Bianca Pitzorno e molti altri - ha già dato l’adesione a Dogma. «Sarà un tentativo di parlare di altre culture in tv, svincolandole dalla cronaca - spiega la Tronco -. Una parte consistente di popolazione è composta da stranieri regolari, ormai a tutti gli effetti italiani. Seguendo i musicisti, racconteremo letteratura, cucina, tradizioni e cinema diversi dai nostri».
Musica protagonista anche della rivisitazione di «Carosello», che compirà cinquant’anni nel 2007. E ancora, un programma comico, in cui gli sketch dei cabarettisti di oggi si affiancano ai grandi del passato, e la cronaca descritta da scrittori. «Vorrei, inoltre, raccontare la Roma notturna - conclude Arianna Tronco - con i suoi tanti occhi. La capitale è l’unica città che riesce a mantenere una sorta di ingenuità anche sotto le stelle.

Da qui partiremo per cercare di rimodellare il palinsesto delle tv locali. I primi programmi da modificare? I talk show, in particolare sportivi, che usano modi aggressivi per imporre la mediocrità come modello: è ora di dire basta agli opinionisti senza talento».

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