!["Amadeus non la scelse. Con lui sarei stato a disagio". Il retroscena sul brano di Cristicchi](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/13/1739440433-azt8pnnu0mzhzbpw15cl-fotogramma.jpeg?_=1739440433)
I punti chiave
Un'altra standing ovation, lunghi applausi e lacrime: Simone Cristicchi ha commosso il pubblico dell'Ariston per la seconda serata consecutiva con la sua "Quando sarai piccola" dedicata alla madre che soffre da tempo di una malattia degenerativa. Nessuno, però, sapeva che questa canzone è stata scritta cinque anni fa e proposta ad Amadeus per uno dei suoi festival senza trovare il consenso del direttore artistico che la bocciò.
Il no di Amadeus
Al Corriere, il cantautore romano di 48 anni ha deciso di raccontare come sono andatre le cose. "L'avevo proposta anche ad Amadeus", spiega al giornalista del quotidiano ma senza ricevere l'ok. Senza rancore, Cristicchi spiega di non essere arrabbato ma piuttosto di essere fatalista non risparmiando, però, una frecciata all'ex conduttore. "Credo che siano le canzoni a decidere quando sono pronte per gli altri. Anzi, ringrazio Amadeus per non averla scelta: nei suoi Festival sarei stato a disagio e fuori luogo". Senza scendere nei particolari, spicca questo "disagio" e va interpretato anche il senso del "fuori luogo", probabilmente riferendosi alla scelta dei brani di Amadeus.
La storia del brano
Chi lo sa, in quest'ultimo caso si possono solo fare supposizioni fino a quando, eventualmente, Cristicchi non dovesse decidere di approfondire l'argomento. Di sicuro ha raccontato che questa canzone racconta il suo vissuto e che, nel corso dei cinque anni dalla prima stesura, è cambiata. "Nella prima stesura non c’era il passaggio sulla rabbia che c’è nello special perché nella mia esperienza personale quel momento è arrivata dopo e ho voluto dare risalto anche alla mia parte ferita". Alla domanda se oggi, dopo tanto tempo, riscriverebbe esattamente le stesse parole, Cristicchi ha risposto di sì motivandolo con la situazione di salute della madre.
"Sì, il testo è stato cesellato e perché la situazione di mamma è stabile. Con questa canzone però volevo raccontare più che le connotazioni medico patologiche dell’Alzheimer, il ciclo di vita di un’esperienza personale. Ho cercato l’universalità: “Io ti aiuterò” è anche uno sguardo al futuro".
I favori della critica
Sanremo è appena iniziato, è logico che non possa esserci un vincitore ma diciamo che non capita ogni anno che in maniera trasversale un cantante possa ricevere così tante approvazioni del suo brano. Lo stesso Cristicchi, specialmente la prima sera, non è riuscito a trattenere l'emozione sia mentre cantava il suo brano che durante gli applausi del pubblico. "Quando ho visto la standing ovation non ci potevo credere... non immaginavo arrivasse anche ai giovani. Pensavo che questa canzone fosse adatta a una sensibilità più adulta, dai 25 anni in su.
Sono un oggetto non identificato per lo streaming, dove sono quello con meno ascoltatori mensili, e anche per le radio. Eppure ricevo consensi traversali. Credo però che la poesia non si debba basare sui numeri, ma su altri parametri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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