Una buona notizia per Sanremo 2025: niente più monologhi

Carlo Conti elimina (finalmente!) i monologhi dal festival di Sanremo: ecco quello che ha detto

Una buona notizia per Sanremo 2025: niente più monologhi
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Sin dal suo insediamento come nuovo direttore artistico dell'Ariston, Carlo Conti ha messo subito in chiaro la sua volontà di rendere il Festival di Sanremo più breve rispetto alle passate edizioni condotte da Amadeus. Niente più serate che durano ben oltre l'ora di andare a letto, niente aggiunte utili solo ad allungare il brodo per un pubblico sempre più assonnato. Ora, per raggiungere a pieno questo obiettivo e mantenere le promesse fatte all'alba del suo incarico, Carlo Conti annuncia di aver eliminato uno degli elementi più inutili delle scorse edizioni di Sanremo: i monologhi.

Negli ultimi anni, infatti, il teatro dell'Ariston non si è limitato ad accogliere gli artisti in gara o i superospiti musicali; ha spalancato le sue porte anche a momenti più o meno intimi, in cui ospiti o conduttori si sono spesso improvvisato teatranti, offrendo al pubblico presente e ai telespettatori spettacoli di dubbio gusto, che a volte sono scaduti quasi nella farsa e nel ridicolo. È il caso, ad esempio, del lungo monologo di Diletta Leotta che celebrava la bellezza naturale salvo poi mostrare i segni della chirurgia estetica su di sé e persino sulla nonna. Il risultato fu un effetto straniante e involontariamente comico, che spinse il pubblico a domandarsi cosa stesse guardando. Non è andata meglio di certo al monologo di Chiara Ferragni, una lunga tirata ego-riferita in cui l'imprenditrice si rivolgeva a se stessa da bambina in una lettera in cui, essenzialmente, celebrava se stessa per i risultati che era riuscita a ottenere, prima che scoppiasse lo "scandalo pandoro" e prima che il suo matrimonio con Fedez naufragasse, sotto i colpi di quello che Fabrizio Corona ha recentemente svelato nell'episodio di Falsissimo.

Per il suo ritorno all'Ariston, Carlo Conti ha deciso di dire basta a questa sceneggiata, riportando l'attenzione su quello che conta, la musica italiana, e non l'ego di qualche personaggio particolarmente in vista. Ospite da Bruno Vespa a 5 minuti, Carlo Conti ha spiegato qual è la sua idea di festival, spiegando che il gossip è un elemento imprescindibile, ma che non deve diventare preponderante. "Non è Sanremo Island", ha detto, facendo riferimento a Temptation Island, noto reality show. Come aveva spiegato anche durante il suo intervento a Supernova, il podcast di Alessandro Cattelan, Carlo Conti spera che non ci siano drammi e polemiche (oltre a quelle che già ci sono state) e che possa occuparsi solo "di spettacolo e di canzoni". E proprio perché desideroso di concentrarsi solo sulla kermesse canora, Carlo Conti ha reso nota la sua idea sui monologhi. Come riporta Adnkronos, infatti, il direttore artistico ha affermato: "credo che anche questi siano un po' passati, no? Questi monologhi devono essere fatti per forza su un argomento. Credo che si possa sottolineare qualcosa di importanza anche solo con delle parole o con un messaggio lanciato velocemente tra una canzone e l'altra.

" Carlo Conti ha infine sottolineato che il suo festival di Sanremo non farà a meno dei momenti di riflessione e di approfondimento, ma che essi non avranno bisogno del "monologo lungo, non per forza la lunga chiacchierata."

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