Ferragni figura indegna, ninna nanna Mattarella e Benigni: quindi, Sanremo...

Quindi, Sanremo...: il solito ritorno di Benigni, la Costituzione tatuata e Amadeus

Ferragni figura indegna, ninna nanna Mattarella e Benigni: quindi, Sanremo...

- Assicura Dagospia che la villa di Chiara Ferragni sulle colline tra Imperia e Sanremo si affitta tra i 4mila e i 6mila euro al giorno. Voi vi scandalizzerete, ma io no: viva la ricchezza, Chiara fa bene a spenderli tutti.

- Certo che già Sanremo è Sanremo, ma se in prima fila ci sarà pure Mattarella allora diventa qualcosa di esplosivo. Speriamo solo non gli facciano fare un monologo o ci addormentiamo.

- La presenza del Presidente della Repubblica all'Ariston è una novità, certo. Ma Amadeus l’ha annunciato come se avesse invitato Lady Gaga. “Devo ringraziare il consigliere per la comunicazione del Quirinale Giovanni Grasso e i giornalisti che lavorano da tempo perché questo possa accadere”. Voglio dire: Sergio sta al Colle, mica in carcere. E alla prima della Scala ci va ogni anno. Cosa dovrà aver mai fatto di così incredibile Giovanni Grasso per portare il Capo dello Stato a Sanremo? Mah.

- Chiara Ferragni ha mostrato sui social un abito nero con tanto di inserti in stile Sanremo. Non so se sarà quello che indosserà sul palco dell’Ariston, non so se lo spacco di coscia sarà simile. Ma una cosa è certa: non è e mai sarà al livello della farfallina di Belen.

- Mattarella e Benigni, Ferragni e gli altri. Stasera c’è bisogno di una flebo. Al netto delle liti sui manager, suggerirei di invitare pure Fabio Fazio così la ninna nanna è assicurata.

- Ferragni devolve il suo cachet contro la “violenza economica sulle donne”. Che cosa?

- Una ragazza fa “in bocca al lupo” a Ferragni e lei risponde, come sarebbe normale, “crepi il lupo”. Poi, terrorizzata da questa uscita poco politicamente corretta, aggiunge: “Viva il lupo, scusate ho sbagliato”. Ma scusate di che? Da che mondo è mondo, se sei “in bocca al lupo” speri che il lupo crepi, non che continui a vivere. Tutto il resto è una sorta di perbenismo animalista talmente idiota che fa arrivare al punto di doversi scusare per la risposta “crepi il lupo”. Che barba.

- Amadeus: “Ferragni scende benissimo la scala dell’Ariston”. Gufata tremenda.

- La cosa più noiosa della conferenza stampa del festival di stamattina? L’intervento di Stefano Coletta, che pareva la predica del mio parroco 98enne.

- Domanda del cacchio, di quelle che si fanno a fine conferenza stampa perché tutto quello che bisognava dire è stato già detto: “Quale articolo della costituzione scegliereste di tatuarvi addosso”. Amadeus: “Uno a caso, la Carta è così bella”. Ferragni: “Idem” (domanda: la conosce?). Morandi, che almeno dimostra di saperne un po': “L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”. E dalla sala stampa parte una un applauso che per un momento mi ha fatto pensare fosse entrato in sala Mario Draghi. Invece no: stavano gioendo per la più banale delle dichiarazioni. Mammamia quanto perbenismo.

- Ma davvero abbiamo bisogno dell'ennesimo monologo di Benigni sulla Costituzione?

- Grandissima domanda di Paolo Giordano a Chiara Ferragni, che ci aveva deliziato con un pippozzo sulla “violenza psicologica sulle donne”. Che dire allora dei testi delle canzoni di Fedez un tantino misogini? Lei, piccata, non risponde. E fa una figura barbina, quasi indegna. "Chiedetelo a lui, siamo qui per parlare di Festival". Ma scusa: se vieni a Sanremo per spiegarci l'importanza della lotta contro le violenze dell'uomo sulla donna, come puoi non considerare "pertinente" una domanda sulle "canzoni misogine" di tuo marito che sul palco dell'Ariston salirà eccome? Anche perché volevamo solo sapere un parere tuo, se ne avevate discusso, se lo avevi redarguito o se te ne infischi del suo passato. Mica un'esegesi delle sue canzoni.

- Che orrore i giornalisti della sala stampa che, alla domanda del collega e alla non risposta di Ferragni, applaudono alla diva che si rifiuta di spiegarsi.

Bella dimostrazione di qualità professionale: ma fate i cronisti o la claque?

- Io capisco l’ansia di Chiara Ferragni. Però deve condurre un festival, non decidere le sorti del pianeta. Si dia una calmata.

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