"Saremo sempre una prova di libertà". Il discorso di Pier Silvio Berlusconi ai dipendenti Mediaset

Dopo le esequie del padre, Pier Silvio Berlusconi ha radunato i dipendenti nel quartier generale Mediaset per un saluto di gratitudine: "Torniamo a essere un'azienda viva"

"Saremo sempre una prova di libertà". Il discorso di Pier Silvio Berlusconi ai dipendenti Mediaset
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Pier Silvio Berlusconi, dopo aver ringraziato insieme ai fratelli le migliaia di persone che hanno assistito alle esequie del padre fuori dal Duomo di Milano dove si sono tenuti i funerali di Stato, ha radunato a Cologno Monzese, storica sede e quartier generale Mediaset alle porte di Milano, i suoi dipendenti. Artisti e maestranze che, commosse, si sono strette attorno al loro amministratore delegato, che in azienda ha preso il posto di Silvio Berlusconi alla guida di una macchina pressoché perfetta. L'incontro è avvenuto nello studio 20 del Cptv di Cologno Monzese, la cittadella Mediaset fortemente voluta dal Cavaliere ormai trent'anni fa, uno dei centri di produzione televisivi più grandi d'Europa.

Lo studio 20 ha un record, perché è lo studio teatro più grande del Vecchio Continente. È qui che si sarebbe dovuta allestire la camera ardente per Silvio Berlusconi, che poi non si è più concretizzata a causa di dubbi sulla tenuta dell'ordine pubblico. Troppe persone si sarebbero riversate per dare l'ultimo saluto al Cavaliere e per questo motivo si è scelto di aprirla in forma privata ad Arcore solo per gli la famiglia, gli amici e i collaboratori più stretti. "Tutte le persone che gli hanno voluto bene si sono sentite toccate in qualche modo dalla sua generosità e grandezza. Da domani, però, noi facciamo un click e torniamo a essere un'azienda viva, piena di energia e forza, come è stata tutta la sua vita", ha detto l'amministratore delegato in mezzo ai collaboratori commossi in un discorso improvvisato.

Molti dei dipendenti che oggi lavorano a Mediaset, oggi Mfe-Mediaset, sono arrivati in azienda quando ancora a dirigerla c'era il Cavaliere. Hanno vissuto con lui il cambiamento della televisione, la sua evoluzione e le sue più grandi ascese. Si ricordano ancora di quando il padre dell'attuale amministratore delegato passava per i corridoi e chiedeva alle maestranze se poteva fare qualcosa per migliorare il loro lavoro, se c'era qualcosa che non funzionava. "In pochissimo tempo arrivavano i tecnici o le macchine nuove", ricorda con emozione chi ha vissuto quell'era. "Sapeva il nome di tutti noi", dice ancora con commozione chi ha lavorato per lui dietro le quinte.

Sarà dura ricominciare senza di lui, che era comunque una presenza sentita anche dopo il suo addio ai ruoli amministrativi. "Da domani torniamo ad essere quello che siamo sempre stati.

Lui rimarrà sempre, sempre, sempre, nei nostri cuori. Continueremo a fare il nostro lavoro. Noi siamo e saremo sempre una prova di libertà", ha concluso, non senza emozione, Pier Silvio Berlusconi.

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