Ultimatum di Montezemolo: la Rossa resta a 3 condizioni

"Meno aerodinamica, più sviluppo sui motori, più test. E una terza monoposto da fornire ai piccoli team". Tempi ristretti: si ridiscute tutto

Ultimatum di Montezemolo: la Rossa resta a 3 condizioni

nostro inviato al Mugello

L'ultimatum ha l'espressione sorridente di un tifoso che parla in casa, davanti alla squadra del cuore, ma le parole sono quelle ferme e decise di chi ha stabilito che basta, la misura è colma. Luca di Montezemolo parla dal cuore del Mugello, Toscana, pista Ferrari, «un circuito che prima o poi mi auguro ospiti un Gp di F1» dirà poi, e parla rumorosamente circondato da centinaia di Rosse in lotta e in gara per le finali mondiali 2011 delle corse clienti del Cavallino. «Alcune cose in F1 sono da cambiare» spiega il presidente della Rossa «perché la nostra pazienza è tanta, ma il nostro impegno nel Circus è legato a condizioni precise e irrinunciabili e a chi sta bene, bene, a chi non sta bene se ne faccia una ragione… Anche perché - aggiunge - nel mondo ci sono tante espressioni dell'automobilismo che potrebbero dare soddisfazioni…». Ovvero: la Ferrari potrebbe dedicarsi ad altre serie motoristiche.

Dunque, parole dure, sorridentemente minacciose, parole già sentite in passato ma che stavolta tornano con maggior vigore forse perché c'è davvero molto su cui ragionare e poco tempo per farlo. A fine 2012 scadrà il patto della Concordia che tutto regola a livello economico e sportivo nel Circus: per cui siamo alla vigilia di un intenso periodo di trattative che culmineranno con le preziose firme apposte a fine 2012 sul documento che per allora potrebbe persino diventare una carta di rifondazione della F1 stessa. Una vigilia però necessariamente anticipata perché attorno ai tavoli ci si siede soprattutto d'inverno e «sarà un inverno più caldo che in passato» conferma il team principal, Stefano Domenicali.

Ed ecco le condizioni elencate dal presidente. Punto primo: «Noi partecipiamo alle competizioni perché rappresentano la ricerca più avanzata per le nostre auto di serie e quindi non ci sta bene questa F1 basata solo sull'aerodinamica... non fabbrichiamo né satelliti né aerei, noi costruiamo macchine, per cui serve ricerca sui motori e sugli ibridi, non servono invece motori 4 cilindri - di cui si è parlato a lungo in passato - perché facciamo auto, non motociclette…». Punto secondo: «Non possiamo più accettare di spendere denaro inutile nelle gallerie del vento e vedere che la F1 è l'unico sport in cui viene impedito di allenarsi, uno sport dove ai piloti non viene data la possibilità di provare e testare… dove li faccio correre i ragazzi che cresciamo nella Ferrari Driver Accademy?». Terzo punto, forse l'unico su cui, in prospettiva, la Rossa non pone un aut-aut: la terza monoposto in pista. «A me, alla Ferrari - precisa Montezemolo - ne bastano due, ma come spettatore non voglio vedere dei doppiaggi dopo tre giri. Per evitarlo, basterebbe che i grandi team fornissero una monoposto alle squadre minori che così risparmierebbero. Quanto a noi, sarebbe bello vedere una Ferrari coi colori cinesi o americani…».

Al Mugello c’è infine spazio per straribadire che Massa è confermato per il 2012 e per dare un sentito, si fa per dire, bentornato nel Circus a una vecchia conoscenza: Mike Coughlan,

l'ingegnere ex McLaren che fotocopiò 700 pagine di disegni Ferrari, ora ingaggiato dalla Williams. «Cosa ne penso? - conclude Montezemolo - Penso che sia scandaloso… e che la F1 non perda occasione per coprirsi di ridicolo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica