Unicredit, Ghizzoni scatta in pole Ma slitta il nodo della direzione

La marcia di Unicredit dopo l’addio di Profumo pare decisa: Piazza Cordusio avrà un amministratore delegato e due direttori generali. Questo pomeriggio a Varsavia, però, il consiglio di amministrazione dovrebbe riempire solo la casella del capo azienda, affidandola con buona probabilità a Federico Ghizzoni. Secondo quanto trapelava ieri sera, il banchiere cui Profumo aveva consegnato le province orientali dell’Impero (le banche del Centro-Est Europa portano la metà degli utili del gruppo) avrebbe infatti superato al fotofinish Roberto Nicastro, oggi capo del retail, nei sondaggi tra i grandi soci.
Allontanato dal collo il fiato di Bankitalia, che chiede di avere un unico referente per l’attività di Vigilanza, Piazza Cordusio si dedicherebbe poi a sdoppiare la direzione generale, coinvolgendo nelle scelta anche il neo capo azienda. L’idea sarebbe di separare la responsabilità del retail da quelle del corporate, affidandole a Nicastro e a Paolo Fiorentino. Sergio Ermotti, invece, manterrebbe la delicata guida dell’investment banking.
Il presidente Dieter Rampl, malgrado l’idea iniziale fosse quella di sottoporre al cda un ticket di due nomi, sembra quindi avere trovato la rotta per traghettare la banca scongiurando l’uscita dei quattro delfini di Profumo: nei giorni scorsi si era parlato di un possibile addio di Fiorentino. Tutto dovrebbe essere pronto a breve, di certo entro il cda del prossimo mese. Resta però da risolvere sia il rebus delle deleghe e dell’autonomia che avranno i direttori generali, sia da verificare gli eventuali malumori che potrebbero sorgere nella componente tedesca della banca. La necessità di arrivare a una gestione del potere più collegiale con il cda rispetto all’era Profumo era comunque condivisa da tempo dai grandi soci e pare auspicata anche da Palazzo Koch.
La tabella di marcia a Varsavia, dove Rampl è giunto ieri mattina per una serie di incontri istituzionali e dove in serata era prevista una cena informale con i consiglieri, dovrebbe essere la seguente: in mattinata il comitato nomine, poi il consiglio di amministrazione, convocato alle 14,30. Il board sarà inoltre chiamato a chiarire a Bankitalia l’impatto sulla governance della scalata con cui la Libia è diventata di gran lunga il primo socio di Unicredit, scavalcando le Fondazioni (è a Varsavia anche Carlo d’Urso, il cui studio assiste la banca nella partita). Possibile poi un passaggio sulla buonuscita da 40 milioni di euro accordata a Profumo. Il nuovo capo azienda dovrebbe invece essere presentato al mercato domani a Milano.

Subito dopo la scelta del successore, Piazza Cordusio dovrebbe inserire nella intranet aziendale la lettera-commiato di Profumo, intercettato ieri sera in tribuna a San Siro per Inter-Werder Brema: il tono del messaggio sarebbe formale, senza accenni polemici alla burrascosa uscita di nove giorni fa.

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