Tempi duri anche per i divi di Hollywood: da un anno Burt Reynolds non paga più la rata del mutuo accesso con la Merrill Lynch, e la banca ha chiesto alla magistratura il sequestro e la vendita all'asta della sua villa in Florida. Il famoso attore, 75 anni suonati e un bypass al cuore, rischia così di perdere la sua «modesta» magione in puro stile mediterraneo che, per la cronaca, misura quasi 4mila metri quadrati.
Considerato per anni uno degli attori per sexy, Burt Reynolds, esordisce a 23 anni nella serie televisiva «Avventure lungo il fiume» il cui dal 1959 al 1960 interpreta Ben Frazer, timoniere della «Enterprise», nave fluviale impegnata e scendere e risalire il Mississippi. Sfruttando i suoi tratti da pellerossa, i suoi avi erano indiani Cherokee, nel 1966 è in Italia per uno spaghetti western «Navajo Joe» diretto Sergio Corbucci, a suo dire il più brutto film a cui abbia mai preso parte. «Dovrebbe sere proiettato solo sugli aerei e nelle carceri, dove gli spettatori non hanno via d'uscita». La sua popolarità esplose poi nel 1972 dopo l'uscita sugli schermi di «Un tranquillo week end di paura». Cui seguirà l'altro clamoroso successo di «Quella sporca ultima metà» del 1974 in cui interpreta un giocatore di football finito in carcere che viene costretto a giocare nella formazione dei detenuti contro le guardie. Curiosamente trent'anni dopo Peter Segal girò un remake e chiamò Reynolds ovviamente non per la parte principale, data l'età, ma quella dell'allenatore.
Anni di grandi trionfi e di grandi guadagni che gli consentirono nel 1990 di comprare per 4,5 milioni di dollari una splenda villa di quasi 4mila quadrati all'interno di un parco di 20mila, con piscina e molo privato. Una gestione poco occulata del suo patrimonio lo aveva portato già nel 1996 sull'orlo della bancarotta, ma si salvo con il grande successo di «Boogie Nights» uscito in Italia come «L'altra Hollywood» che narra l'ascesa, il successo e il declino di un attore pornografico. L'interpretazione del regista di film porno fece guadagnare l'anno dopo a Reynolds un prestigioso Golden Globe. La situazione si è però riproposta nel decennio successivo tanto che nel 2009 Reynolds cercò di vendere la famosa villa, senza però trovare acquirenti, anche perché chiedeva 8,9 milioni di dollari.
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