Napoli - Succhiavano il sangue dei malcapitati richiedendo tassi di interesse su soldi prestati che andavano dal 120 al 240%. L'operazione "Dracula", avviata dai carabinieri di Ercolano fin dal 2007, si è conclusa la scorsa notte con 14 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della procura della Repubblica ed eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Napoli.
I 14 arresti I presunti usurai - responsabili in tutto di almeno 40 casi accertati - agivano nel capoluogo campano, in alcuni comuni della provincia e anche nel Salernitano. Le 14 persone coinvolte nell’inchiesta sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’usura e all’estorsione, lesioni, violenza privata, nonché di singoli episodi usurari ed estorsivi. Le vittime, impiegati e piccoli commercianti, non hanno mai denunciato, ma poche centinaia di euro richieste diventavano in breve tempo un debito di 20-30mila euro: si trattava sempre di prestiti per cure mediche costose o per difficoltà nella gestione di piccole aziende, in qualche caso per vacanza o debiti di gioco.
I nuclei familiari coinvolti Due i nuclei familiari coinvolti: uno vive nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, e ha legali di parentela con il clan Ascione, l’altro nel comune di Ercolano, e
ha legami di parentela con il clan Birra, rivale degli Ascione. Una delle vittime degli usurai è stata anche sequestrata perché non pagava una rata, è stata portata in un luogo isolato e torturata davanti a un familiare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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