Un nuovo libro liturgico. Che sappia parlare ai nostri giorni e ci «aiuti a entrare nel domani». Che faccia rivivere la Parola di Gesù servendosi anche delle immagini. Disegni, fotografie, decori stilizzati, simboli. La diocesi di Milano ha commissionato lEvangeliario contemporaneo, ossia il libro che riporta i brani dei Vangeli per la liturgia. Una commissione nominata dallarcivescovo Dionigi Tettamanzi ha valutato e approvato le opere di grafica di cinque artisti coordinati dallarchitetto Pierluigi Cerri. I lavori sono partiti ieri con la prima giornata del convegno dapertura al museo Diocesano (la seconda è oggi a Varese, alla Villa e collezione Panza Fai) e si concluderanno fra un anno. Dodici mesi per comporre unopera darte sacra che verrà finanziata da enti e fondazioni. In passato sono stati realizzati diversi libri liturgici, alcuni sono considerati dei veri capolavori impreziositi da ori e miniature come lEvangeliario di Ariberto, del XI secolo custodito al Museo del Duomo o lancor più antico Evangeliario di Busto Arsizio (IX secolo). Il cardinale Tettamanzi regalererà il libro liturgico al Duomo e a tutte le parrocchie di rito ambrosiano: «I Vangeli costituiscono i valori fondativi e lidentità più preziosa della nostra società occidentale - ha detto larcivescovo - questopera sarà la testimonianza della fede e dellingegno di uomini e donne del nostro tempo». E ancora: «Il libro cerca di catturare la bellezza di Dio e del suo mistero. Realizzare un Evangeliario non significa solo raccogliere uneredità dal passato ma forare il tempo, entrare nel domani. Agli artisti ho chiesto di esprimere grande audacia». Gli illustratori che hanno «superato lesame» della commissione sono Nicola Villa, Nicola Samorì, Mimmo Paladino, Nicola De Maria e il fotografo Giovanni Chiaramonte. Presente allapertura dei lavori anche monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, tornato a Milano apposta per levento (era stato per 18 anni prefetto dellAmbrosiana): «Arte e fede sono state per secoli sorelle nellinterpretare il mistero segreto della realtà e non la superficie delle cose - ha commentato Ravasi - A un certo punto questo connubio si è spezzato, cè stato un divorzio. Il libro liturgico vuole ritessere questo dialogo, arte e fede si esprimono attraverso i simboli».
Il sindaco Letizia Moratti ha sottolineato che il testo «trasmette la nostra storia e ci aiuta ad ancorarci ai valori nei quali crediamo», ha elogiato «il percorso coraggioso di aggiornamento perchè senza liturgia non cè carità. E per promuovere lo sviluppo sostenibile dei Paesi poveri, il nostro impegno di Expo 2015, berremo alla fonte dellEvangeliario».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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