A popecast - questo il nome scelto per il podcast di Vatican News che vede il Papa in dialogo con i giovani in vista della Gmg di Lisbona - Francesco ha parlato anche con un giovane transessuale. "Il Signore non ha schifo di nessuno di noi", ha detto Bergoglio. Non è la prima volta che in un format simile il Pontefice si confronta su questi temi: lo aveva fatto nel documentario su di lui realizzato da Disney+ nel quale aveva parlato con una persona, Clelia, che si era proclamata "non binaria" di fronte a lui.
Che cosa ha detto papa Francesco al trans
Nel nuovo podcast su Vatican News in vista della nuova edizione della Gmg che si terrà a Lisbona e che vedrà la partecipazione del Papa, un giovane transessuale ha rivolto una domanda al Pontefice. Questa la risposta: "Il Signore sempre cammina con noi, sempre. Il Signore non ha schifo di nessuno di noi. Anche nel caso in cui noi fossimo peccatori, lui si avvicina per aiutarci. Il Signore non ha schifo delle nostre realtà, ci ama come siamo. E questo è l'amore pazzo di Dio".
Non solo: Francesco ha incoraggiato il suo interlocutore. "Dio ci ama come siamo - ha detto il Papa - Dio ci accarezza sempre. Dio è padre, madre, fratello, tutto per noi. E capire questo è difficile, ma Lui ci ama come siamo. Non arrenderti… Avanti…".
Parole simili a quelle che aveva rivolto nel documentario di Disney+ alla giovane che si era proclamata persona non binaria. In quel caso, Bergoglio aveva detto che "ogni persona è figlia di Dio, ogni persona. Dio non rifiuta nessuno, Dio è padre. E io non ho diritto a cacciare nessuno dalla Chiesa". Poi il rimprovero a chi nella Chiesa a suo parere non si comporta così: "Il mio dovere è di accogliere sempre. La Chiesa non può chiudere la porta a nessuno. A nessuno". C'era stata anche un'accusa pesante a chi nella Chiesa esclude il movimento Lgbt: "Queste persone - aveva affermato duramente il Papa -sono infiltrati che approfittano della Chiesa per le loro passioni personali, per la loro ristrettezza personale. È una delle corruzioni della Chiesa".
L'incontro con le prostitute transessuali
In precedenza, il Pontefice aveva incontrato un gruppo di prostitute transessuali che erano state aiutate nel periodo della pandemia dalla parrocchia della Beata Vergine Immacolata a Torvajanica, frazione di Pomezia, sul litorale romano. Era stato il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, a muoversi per supportare le persone in difficoltà in concomitanza con il periodo del lockdown, inviando generi alimentari ed anche i vaccini anti-Covid. Dopo quell'esperienza, l'annuncio inaspettato: la convocazione in Vaticano all’udienza generale del 27 aprile 2022 per un incontro richiesto e voluto espressamente dal Papa.
Nel 2016, nel corso del volo di ritorno dal Caucaso, Francesco raccontò ai giornalisti di aver ricevuto la lettera di uno spagnolo che, disse il Papa, "ha sofferto tanto perché lui si sentiva un ragazzo ma era fisicamente una ragazza". Questa persona confessò il suo disagio alla madre esprimendo il desiderio di operarsi ma lei gli chiese di non farlo. Quando la madre morì, fece l'operazione. "È andato dal vescovo che lo ha accompagnato tanto, era un bravo vescovo. Poi ha cambiato la sua identità civile, si è sposato e mi ha scritto che per lui sarebbe stata una consolazione venire da me con la sua sposa", raccontò Bergoglio definendolo un "lui che era lei ma è lui".
Il Papa li ha ricevuti entrambi ed era soddisfatto perchè li vide contenti. Nella stessa occasione, pur predicando accoglienza per queste persone, Francesco affermò di essere contrario a quello che ha chiamato "l'indottrinamento della teoria gender".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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