Le confidenze di Francesco sul predecessore Benedetto XVI fatte al giornalista spagnolo Javier Martinez-Brocal nel libro "El Sucesor" non hanno convinto tutti. Il Papa argentino ci ha tenuto a descrivere un rapporto di grande stima e collaborazione reciproca con Ratzinger, con tanto di dettagli sugli ultimi due conclavi ma anche con una coda polemica nei confronti di due prelati vicinissimi al tedesco come monsignor Georg Gänswein e il cardinale Robert Sarah.
Più di una perplessità è stata sollevata a margine dell'uscita delle anticipazioni del libro di Martinez-Brocal sull'opportunità di rivelare dettagli del conclave e sull'effettiva plausibilità stessa di alcune affermazioni che sono apparse non del tutto coerenti con le ricostruzioni emerse negli anni precedenti e con altre dichiarazioni già fatte dal Papa sullo stesso tema.
Contro la versione di Bergoglio sull'esistenza di un rapporto idilliaco con il suo predecessore è arrivata dalla Germania la voce del biografo di Ratzinger, il giornalista Peter Seewald.
La correzione del biografo
A Katholische SonntagsZeitung, rivista della diocesi di Ratisbona guidata dal vescovo amico di Benedetto monsignor Rudolf Voderholzer, Seewald ha corretto le esternazioni di Francesco sul pontificato ratzingeriano. Il biografo, infatti, ha bocciato la definizione di Ratzinger come papa di transizione che Bergoglio aveva dato a Martinez-Brocal. Seewald ha detto che Benedetto “ha davvero fatto la storia" ricordando i suoi provvedimenti sulla trasparenza delle finanze vaticane, sul dialogo interreligioso e la storica rinuncia. Il giornalista tedesco, autore di diversi libri-interviste con Ratzinger, ha poi criticato il Papa argentino per il "doppio binario" con cui si esprime nei confronti del suo predecessore. Gli elogi, secondo lui, vanno di pari passo con tentativi di sminuirlo come quando lo ha chiamato "nonno" o "papa di transizione". Per Seewald non si può parlare di continuità tra gli ultimi due pontefici: "fin dall’inizio Bergoglio voleva rompere con la continuità dei papi, sfidare ciò che era stato ricevuto, confonderlo o semplicemente provocare ‘caos’ come fa nel nuovo libro di Javier Martinez-Brocal Says", ha osservato.
Una versione contrastante
Non è la prima volta che Seewald smentisce l'esistenza di un rapporto solido tra Francesco e Benedetto. Lo scorso dicembre, in un'intervista alla Nuova Bussola Quotidiana in occasione dell'anniversario della morte del Papa da lui più volte intervistato e che aveva fatto il giro del mondo, Seewald aveva detto che Benedetto era rimasto "amaramente deluso più volte" da Francesco ed era ritornato sull'introduzione di Traditionis Custodes che ha abolito la liberalizzazione concessa nel 2007 della cosiddetta messa in latino. Benedetto ne fu informato dai giornali, non dal suo successore. Questo aspetto, secondo il biografo, era stato "particolarmente vergognoso": in questo modo, a Benedetto XVI sarebbe stata "inferta una pugnalata al cuore".
Seewald, volendo sottolineare la discontinuità impressa da Bergoglio, ha detto che "molte persone che sostenevano il corso di Ratzinger e la dottrina cattolica sono state 'ghigliottinate'".
Fornendo una testimonianza personale degli ultimi incontri con l'ormai Papa emerito, Seewald aveva confidato alla Bussola che Ratzinger era molto rattristato per gli sviluppi del Cammino sinodale tedesco e che si chiedeva "quante diocesi del suo Paese potessero ancora essere definite cattoliche in termini di leadership".
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