Caso Orlandi: l'ipotesi del riscatto rispunta in due documenti inediti

Uno dei due documenti segreti è stato pubblicato su il Venerdì di Repubblica. Nelle carte si fa riferimento a una riunione avvenuta in Vaticano

Caso Orlandi: l'ipotesi del riscatto rispunta in due documenti inediti
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Una richiesta di riscatto e un presunto pagamento.

Ma da parte del Vaticano è arrivata subito la smentita di contatti con i rapitori di Emanuela Orlandi e di un pagamento per il rilascio della ragazza. È quanto emerge da due documenti del Sismi resi pubblici da Il Venerdì di Repubblica sul caso della cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983.


È il 27 luglio del 1983, a poco più di un mese di distanza dalla scomparsa di Emanuela e "in un appunto del Sismi, i servizi segreti militari (ora Aise), finora rimasto inedito, si trovano - quasi tutte espresse al condizionale - alcune informazioni che la riguardano, reperite da una fonte proveniente dall'Arma dei Carabinieri. Al documento è allegata un'altra informativa, anch'essa inedita, datata 12 agosto 1983, da cui emerge una riunione avvenuta il giorno precedente presso il Vaticano alla quale erano presenti diverse autorità investigative che al tempo si occupavano del caso", sottolinea il settimanale spiegando che il dossier è stato acquisito all'Archivio centrale di Stato dove è stato versato in seguito all direttiva Renzi del 2014.


Nel primo appunto, riporta il settimanale, si fa riferimento a un riscatto che sarebbe stato pagato per la ragazza. Si fa riferimento inoltre a "'notizie importantissimè sul Vaticano stesso che sarebbero state a conoscenza del padre di Emanuela, al passaggio dell'ostaggio da un gruppo di rapitori a un altro e a un rapporto 'segretissimò che sarebbe stato stilato dall'allora ambasciatore italiano presso la Santa Sede e inviato ad asseriti 'verticì".

Come riferisce il settimanale il secondo documento "è datato 12 agosto 1983. I Servizi vi annotano di una riunione avvenuta il giorno precedente presso il Vaticano in cui erano presenti le autorità investigative". "In questo consesso, il sostituto della segreteria di Stato, Eduardo Martínez Somalo, smentisce la notizia sul pagamento del riscatto". Come riporta il settimanale nell'informativa è annotata anche la smentita di Martínez sui contatti con i rapitori, mentre l'ecclesiastico avanza dei sospetti su un profugo bulgaro.

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