Dall'Ong che contesta il governo al controllo delle finanze vaticane. Papa Francesco ha scelto il nuovo nuovo presidente dell'amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica: si tratta del salesiano don Giordano Piccinotti, finora sottosegretario della stessa istituzione curiale, nonché tesoriere del consiglio di amministrazione della Ong Vis. L'organizzazione umanitaria in questione è una di quelle in prima linea sul tema delle migrazioni, con prese di posizione critiche (per non dire ostili) alle politiche dell'esecutivo in materia. Il sacerdote 48enne succederà nel prestigioso ruolo a monsignor Nunzio Galantino, che era stato nominato alla guida dell'Apsa cinque anni fa.
Per comprende l'orientamento della Ong di cui il nuovo tesoriere vaticano è (stato) parte, basta fare un giro sulle pagine social della medesima organizzazione. "Sulle migrazioni il governo italiano ignora le convenzioni internazionali che l'Italia ha sottoscritto", si legge in un recente post del 21 settembre scorso, con il rimando a un più prolisso comunicato nel quale si esprime "preoccupazione" per il giro vite annunciato dal premier Giorgia Meloni sugli irregolari. "Ancora oggi sono molti coloro che faticano a guardare le persone migranti come fratelli e sorelle", lamentava inoltre nei mesi scorsi Chiara Lombardi, direttrice generale del Vis, durante una conferenza nella sala stampa vaticana.
Sulle #migrazioni il #Governo italiano ignora le convenzioni internazionali che l'#Italia ha sottoscritto.
— VIS (@OngVIS) September 21, 2023
Leggi il comunicato delle tre reti di #ong @cini_ong @link2007 e @AOIcooperazione https://t.co/ScBwJ8gL7h@infoANS_IT #21settembre pic.twitter.com/bNQwgjmI3K
Ad aprile, invece, nel pieno dibattito sullo stop alla protezione speciale proposto dal governo, l'Ong scriveva: "Abolire la protezione speciale per i migranti è contro i diritti umani". Seguiva il link a un articolo scritto sul Manifesto dal portavoce del Cini (Coordinamento italiano Ngo internazionali), di cui il Vis fa parte. E infine, già lo scorso anno, a pochi mesi dall'insediamento del nuovo governo e durante il braccio di ferro tra il Viminale e alcune navi umanitarie, l'Ong chiedeva sui social fosse "consentito lo sbarco di tutte le persone soccorse in mare". L'appello era accompagnato dal sostegno di alcune istanze non esattamante in linea con le disposizioni stringenti preparate dall'esecutivo in quel momento.
Portavoce @cini_ong : sia consentito lo sbarco di tutte le persone soccorse in mare. Il CINI sostiene e rilancia l’appello delle OSC affinché siano fatte sbarcare tutte le persone soccorse nel #Mediterraneo centrale. Leggi l'appello https://t.co/z1XSu4nRBd pic.twitter.com/olWAtOc771
— CINI (@cini_ong) November 8, 2022
Il nuovo presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, don Giordano Piccinotti, è - in virtù del suo precedente incarico - espressione di quel mondo. Ma il fatto, in sé, non deve nemmeno troppo stupire: non è infatti la prima volta che Papa Francesco chiama a collaborare personalità vicine al contesto delle Ong.
Luca Casarini, ex leader no-global oggi capo missione della ong Mediterranea Saving Humans, è stato ad esempio chiamato da Bergoglio tra gli invitati speciali dell'ormai imminente sinodo dei Vescovi. Nelle scorse settimane, inoltre, il Santo Padre aveva lodato le organizzazioni umanitarie di ritorno da proprio viaggio in Francia. "Chi le impedisce, odia", aveva scandito.
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