La Santa Sede deplora la cerimonia di apertura dei Giochi

In una nota della sala stampa il Vaticano deplora le offese ai cristiani avvenute durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi

La Santa Sede deplora la cerimonia di apertura dei Giochi
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Dopo giorni di silenzio anche il Vaticano si esprime sulla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, che tanto clamore ha suscitato per le drag queen in posa imitando l'Ultima Cena. In una nota della sala stampa si legge che la Santa Sede "è rimasta rattristata da alcune scene della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi e non può che unirsi alle voci che si sono levate in questi giorni per deplorare l’offesa recata a tanti cristiani e credenti di altre religioni".

"In un evento prestigioso in cui il mondo intero si riunisce attorno a valori comuni - conclude la nota - non dovrebbero esserci allusioni che ridicolizzano le convinzioni religiose di molte persone. La libertà di espressione, che ovviamente non viene messa in discussione, trova il suo limite nel rispetto degli altri".

Poco dopo la fine della cerimonia era intervenuta la Conferenza episcopale di Francia (Cef), con un durissimo comunicato: "La cerimonia di apertura proposta dal COJOP (Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici) ha offerto al mondo intero ieri sera meravigliosi momenti di bellezza, di gioia, ricchi di emozioni e universalmente lodati. Questa cerimonia purtroppo comprendeva scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente".

"Pensiamo a tutti i cristiani di tutti i continenti che si sono sentiti feriti - continuava il documento dei vescovi francesi - per gli eccessi e la provocazione di alcune scene. Auspichiamo che capiscano come la festa olimpica vada molto al di là dei partiti presi ideologici di qualche artista".

Thomas Jolly, direttore della cerimonia inaugurale dei Giochi di Parigi, aveva provato a dribblare la polemica assicurando di non essersi ispirato all'Ultima cena di Leonardo: "Penso che fosse abbastanza chiaro, c’è Dioniso che arriva su questo tavolo.

Lui è lì perché è il Dio della festa, del vino. L’idea era piuttosto quella di organizzare una grande festa pagana legata agli dei dell’Olimpo e quindi dell’olimpismo". Ma queste sue parole non avevano sortito l'effetto sperato.

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