La vendetta di Hamas: uccisi tre bambini Ora è guerra con Fatah

Orrore a Gaza: in un agguato davanti alla scuola eliminati i figli di un colonnello fedele ad Abu Mazen. Ai funerali la folla inferocita spara contro il palazzo del Parlamento

Fausto Biloslavo

La loro unica colpa era di avere un padre nella sicurezza palestinese, fedele al presidente Abu Mazen e nemico giurato degli irriducibili di Hamas. Si chiamavano Osama, Ahmed, Salam e avevano solo 9, 7 e 6 anni, ma la truce faida palestinese nella striscia di Gaza non ha avuto alcuna pietà a spezzare le vite innocenti di questi tre bambini. Una strage che sa di vendetta è scattata ieri mattina, mentre i figli del colonnello Baha Balousheh, ufficiale dei servizi di sicurezza palestinesi, stavano andando a scuola a bordo della macchina del padre. Al volante il giovane autista dell’ufficiale, che probabilmente non si è accorto della macchina che si affiancava alla sua.
Nonostante i finestrini oscurati il commando di assassini sapeva benissimo che a quell’ora il colonnello si trovava a casa e a bordo c’erano solo i bambini. Non solo: il luogo dell’agguato, nel quartiere Rimlal della città di Gaza, in via Palestina, è una zona di istituti scolastici e al momento dell’agguato frotte di bambini stavano arrivando per andare a lezione. La prima raffica di mitra ha scatenato il panico e gli assassini senza volto hanno centrato l’obiettivo sparando almeno sessanta proiettili, che hanno ridotto la macchina bianca del colonnello ad un groviera. I tre bambini e l’autista, Mohammed Al-Habil, di 17 anni, sono stati colpiti in pieno. All’interno dell’auto sono rimasti gli zainetti scolastici insanguinati, i libri di testo e le merendine sparse. Altri bambini presenti in strada in quel momento sono rimasti lievemente feriti. Ovviamente il commando si è dileguato facendo perdere ogni traccia.
«Non trovo parole per commentare questo crimine. Sono un padre che ha perso i suoi figli a causa del terrorismo che imperversa nelle strade palestinesi» ha dichiarato il colonnello Balousheh. Dieci anni fa era uno degli ufficiali che aveva guidato la repressione nei confronti del movimento estremista di Hamas ed interrogato personalmente molti suoi esponenti. Leale al presidente dell’Autorità nazionale palestinese l’ufficiale è stato colpito nel tragico contesto della guerra civile strisciante fra le forze di Al Fatah, schierate al fianco di Abu Mazen e gli uomini di Hamas, che hanno in mano il governo con il primo ministro Ismail Haniyeh.
Non a caso i funerali, tenuti poche ore dopo la strage degli innocenti, rischiavano di sfociare in un ennesimo scontro. Almeno duemila persone hanno sfilato nel pomeriggio di ieri per le vie di Gaza in un corteo aperto dai parenti delle vittime, che tenevano in braccio i corpicini martoriati e avvolti in sudari bianchi. Fra la folla c’era anche il padre circondato da un nugolo di guardie del corpo. Passando davanti alla sede del Parlamento, dove Hamas ha la maggioranza, sono stati esplosi colpi di arma da fuoco in direzione dell’edificio.
Lo scorso settembre Balousheh era già sfuggito ad un attentato, ma la strage degli innocenti segue le violenze di sabato, quando decine di agenti palestinesi hanno fatto irruzione, sparando, nel Parlamento per reclamare gli stipendi arretrati. Domenica, invece, il convoglio del ministro degli Interni Said Siam, di Hamas, è stato bersagliato da raffiche di mitra, ma l’esponente del governo ne è uscito illeso.
«Abbiamo informazioni secondo le quali Hamas è responsabile di questo attacco (l’uccisione dei bambini e dell’autista, nda) e sta avviandosi verso una nuova crisi interna in vista delle elezioni anticipate. Non posso immaginare che tutto ciò non porterà ad una risposta da parte di Fatah», ha dichiarato al quotidiano Jerusalem Post, Jamal Tirawi, ex ufficiale dell'intelligence palestinese e cugino dell'attuale capo dei servizi, Tawfiq Tirawi.
Il presidente palestinese Abu Mazen ha reagito all’attentato con parole durissime: «È un crimine odioso, perpetrato da una feccia che ha assassinato i figli del nostro popolo». Il gruppo parlamentare di Al Fatah ha chiesto al presidente di licenziare il governo di Haniyeh, in visita in Iran dove ha ottenuto 250 milioni di dollari per mandare avanti il boccheggiante esecutivo palestinese. «Questo governo ha fallito. Con le sue politiche e i suoi programmi ci sta spingendo verso la guerra civile» hanno denunciato i parlamentari di Al Fatah.

Oramai un compromesso politico fra Mazen e Haniyeh, per la formazione di un governo di unità nazionale, sembra sempre più una chimera e l’unica soluzione appare il ricorso anticipato alle urne. Hamas ha formalmente denunciato la strage dei bambini accusando non meglio identificate «quinte colonne», ma in realtà si prepara alla guerra civile.

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