Paolo Giovanelli
da Milano
La Cassa depositi e prestiti ha deciso: acquisterà il 29,9% di Terna dallEnel, poi farà ricorso al Tar contro lAntitrust che lo scorso 4 agosto aveva imposto, come condizione per lacquisto, la cessione entro quattro anni del 10% di Enel attualmente detenuto, per evitare un conflitto di interessi. Il consiglio di amministrazione di Cdp ha infatti confermato l'interesse per l'acquisizione di Terna e ha deliberato all'unanimità di dare mandato ai legali di esaminare la fondatezza di un eventuale ricorso. Una risposta dei legali è attesa entro il prossimo cda, previsto il 14 settembre.
Il consiglio ha così deciso di esplorare la via legale («fermo restando l'interesse all'acquisizione della partecipazione in Terna»), frenando la posizione delle Fondazioni bancarie che avevano mostrato l'intenzione di sollevare dubbi sulla validità del pre-contratto siglato tra Enel e Cdp per la cessione di Terna. Le Fondazioni, infatti, avevano chiesto settimana scorsa di abbandonare lacquisto di Terna e di mantenere invece la quota Enel, considerata «strategica». LEnel da parte sua aveva fatto sapere di essere pronta a vendere ai fondi di investimento. Ma ieri, grazie alla decisione di ricorrere al Tar, «la questione della validità del pre-contratto non è stata sollevata nel corso del cda» ha riferito allagenzia Reuters Lucio D'Ubaldo, membro del consiglio in rappresentanza dell'Associazione dei comuni italiani (Anci).
Una soluzione di questo tipo sembrerebbe ovviamente anche nellinteresse del Tesoro, che punta a mantenere nella Cassa il controllo di società ritenute strategiche. Con lacquisizione, seguita dal ricorso, Cdp avrà tutto il tempo per tentare di ribaltare attraverso le vie legali la decisione dellAntitrust.
Ed Enel avrà modo di cedere a un acquirente sicuro la partecipazione di Terna, che le permetterà di incassare subito limporto della vendita senza passare attraverso i fondi, e soprattutto di distribuire in autunno il dividendo previsto ai suoi azionisti, Tesoro compreso.
Tutti contenti, quindi, o quasi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.