Il vendoliano nemico del Pd contro il disobbediente Pdl

I duellanti si chiamano Massimo Zedda e Massimo Fantola. Resterà in piedi chi avrà saputo scansare il fuoco amico. Quello del Pd per Zedda, candidato del centrosinistra in quota Sel. Quello di parte del Pdl e di tutto il Fli per Fantola, in corsa per il centrodestra ma dichiaratamente "non berlusconiano" e per questo inviso a quella parte del suo schieramento che lo considera un intruso

Benvenuti a Cagliari, la città dei cecchini. Dove non importa chi esce e come dalla giunta comunale, né quale sia il progetto di chi tenta di entrare. Perché qui non contano i colori, ma soltanto i nomi di chi corre. I duellanti si chiamano Massimo Zedda e Massimo Fantola. Fra i due, resterà in piedi chi avrà saputo scansare il fuoco amico. Quello del Pd per Zedda, candidato del centrosinistra in quota Sel. Quello di parte del Pdl e di tutto il Fli per Fantola, in corsa per il centrodestra ma dichiaratamente «non berlusconiano» e per questo inviso a quella parte del suo schieramento che lo considera un intruso.

Fantola, 63 anni e le spalle larghe dell’ex democristiano, già fra i principali promotori dei referendum di Mario Segni, già leader dei Riformatori Sardi, già senatore Udc, non fa una grinza. Anzi, per rimarcare la propria indipendenza ha persino declinato l’offerta di un sostegno diretto in città da parte di Berlusconi. Del resto, il Cavaliere il benestare alla candidatura del non fedelissimo lo ha dato semplicemente evitando di mettere il veto sul suo nome, così come all’alleanza con l’Udc, rimettendosi alla segreteria regionale, «e poi dicono che siamo in dittatura» hanno commentato dal suo staff. Più della mancanza di trasporto del Pdl può però la corsa solitaria del Fli, che, candidando una macchina da voti come Ignazio Artizzu, ha spaccato l’elettorato di centrodestra.

Dall’altra parte, qui nella città bianca di moderati c’è l’uomo reo di esser rosso, con l’aggravante di aver fatto fuori l’uomo del potere democratico. Zedda lo ha scalzato alle primarie, quell’Antonello Cabras, ex segretario regionale Pd ed ex governatore che, forte pure del sostegno di Renato Soru, era certo di vincere. E invece. Vai a sapere se sia stato proprio il sostegno dell’ex governatore sconfitto da Cappellacci. Di fatto ha vinto Zedda, l’uomo di Vendola, 35 anni già carichi di comunismo, un padre ai vertici del Pci e un’onorata carriera politica attraverso la storia della sinistra, dal Pci al Pds ai Ds senza però finire nel Pd, grazie ma sto con Nichi.

Non lo amano, i democratici.

A Roma, figurati, fanno la faccia bella, pure Rosy Bindi ci ha messo la sua, due giorni fa, venendo a Cagliari con Paolo Ferrero il leader di Prc. Sull’isola però non si vedono gocce di sudore da impegno elettorale sulla fronte dei democratici, e più del mancato sforzo possono i silenzi, fin troppo rumorosi.

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