Tra vestali e gladiatori

Un cammino sconnesso, tra reperti e ponteggi, all’interno di uno scavo archeologico appena avviato. Un percorso tortuoso lungo un umido tunnel, con soffitto riccamente decorato e pitture alle pareti, che conduce a un’ampia sala con pavimento a mosaico su cui sono illustrate scene di vita - e lotta - dei gladiatori. Mentre i visitatori, novelli Indiana Jones, seguono la voce entusiasta dell’archeologo responsabile della scoperta, le luci si spengono, il pavimento comincia a tremare e a sollevarsi, il soffitto si spalanca e la stanza diventa una sorta di portale che consente di tornare indietro nel tempo, fino al 310 d.C., per muoversi nelle strade di Roma sotto l’imperatore Massenzio. Si chiama «3D Rewind Rome» la spettacolare istallazione che dal 20 novembre, in via Capo d’Africa 5, negli spazi dell’ex-teatro Colosseo, consentirà a romani e turisti di vivere un’avventura nel passato della città, conoscendone quotidiano, politica, grandi eventi e personaggi. Realizzato da Virtuality srl, con il patrocinio del Campidoglio, il progetto coniuga le tecnologie più moderne con il lavoro di ricerca storica e modellazione dell’Ucla - University of California Los Angeles - mettendoli al servizio dell’educazione. O meglio dell’edutainment, termine inglese che indica la possibilità - e l’arte - di educare intrattenendo. Una vera novità nel panorama capitolino che potrebbe presto diventare il modello di un diverso modo di concepire l’offerta culturale della città, più attenta alla modernità e ai linguaggi giovanili. Il progetto avrà, infatti, diverse evoluzioni. Sul breve periodo, l’offerta, concepita in modo flessibile, potrebbe arricchirsi di ulteriori effetti speciali e, perfino, di differenti «mete» di viaggio, dalle origini della città alla Repubblica.
Sul lungo, invece, l’esperienza sarà messa a frutto per la creazione del parco tematico di Roma antica, progettato dal Comune. Malgrado la complessità tecnologica dell’istallazione, «3D Rewind Rome» è facilmente fruibile da visitatori di tutte le età. Muniti di audioguide in otto lingue differenti e scortati da assistenti specializzati - per i quali Giorgio Armani ha firmato uniformi esclusive - i visitatori attraversano un finto scavo archeologico per ritrovarsi nel tempio di Giove Capitolino, alla base della statua del dio, dove a raggiungerli - e guidarli - arriverà un amico tridimensionale: l’antico romano Sapientinus. Animato da buone intenzioni ma decisamente pasticcione, l’uomo condurrà gli ospiti alla scoperta della città, mostrandone gli aspetti quotidiani, dalle beghe politiche alle questioni finanziarie, dai graffiti sui muri ai giochi dei bambini, passando attraverso Senato, Fori e Tempio di Vesta - la Vestale Maxima è modellata sulle fattezze dell’attrice Jo Champa, che le presta la voce - per arrivare al Colosseo. Ovviamente - trattandosi di avventura, non poteva essere diversamente - nel mezzo dell’arena, sotto gli occhi degli spettatori-tifosi e pericolosamente vicini alle spade dei combattenti. Ad accompagnare gli scontri, il cameo della cronaca sportiva fatta da Carlo Verdone. Dalle architetture all’abbigliamento tutto è finemente ricostruito sulla base delle testimonianze archeologiche esistenti.

L’imperatore Massenzio - perfettamente visibile quando decide della vita di un gladiatore - reca le insegne e lo scettro, rinvenuti nel 2006 sul Palatino. La struttura debutterà ufficialmente il 20, ma sarà possibile prenotare la visita già da lunedì (06.7092052). L’istallazione è stata inserita nel circuito «RomaPass».

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