Vetrata cade sul vicesindaco: lei si salva, feriti i collaboratori

Vetrata cade sul vicesindaco: lei si salva, feriti i collaboratori

«Guardi, io ho visto tutto dalla vetrina del mio negozio: un tonfo tremendo. Quei tre hanno veramente rischiato la vita».
Sara Di Rienzo, 40 anni, spalanca gli occhioni azzurri di chi si è presa un bello spavento. Gestisce una pelletteria nel cuore della Milano bella e colta, all’angolo tra piazza San Fedele e via Ragazzi del ’99, praticamente tra Palazzo Marino, la storica libreria Hoepli e l’hotel de la Ville. Così, nel primo pomeriggio di ieri, è stata la prima a soccorrere Maurizio Azzolini, 51enne capo di gabinetto del vicesindaco Maria Grazia Guida e l’architetto Roberta Pezzulla, 33 anni, «sfiorati» e feriti (ma non gravemente) dalla caduta del portone d’ingresso di uno stabile, fatto di acciaio e vetro e dal peso non indifferente di qualche quintale. Una tragedia sfiorata. Con i due finiti all’ospedale e il vicesindaco, illesa, in lacrime e inconsolabile per lo spavento.
I tre, intorno alle 14.20, stavano camminando sul marciapiede di via Agnello, diretti verso il Comune, dopo un pranzo consumato al ristorante il Cantinone. Giusto il tempo di attraversare la strada stretta e affollata, per raggiungere i portici del marciapiede di fronte al ristorante, quando i cardini di uno dei due battenti del portone d’ingresso del palazzo al civico 18, che in quel momento era aperto, all’improvviso hanno ceduto, facendolo cadere rovinosamente all’esterno. I tre hanno sentito uno spostamento d’aria e un tonfo fortissimo appena dietro le loro teste, quello appunto del battente di un portone di acciaio composto da due vetri e alto oltre tre metri. Azzolini e la Pezzulla sono caduti, il vicesindaco Guida è rimasta in piedi. L’uomo, sfiorato alla testa dall’acciaio del battente e dai vetri, ha rimediato un trauma cranico; la Pezzulla si è fratturata la caviglia sinistra e sono stati portati rispettivamente al Policlinico e all’ospedale Fatebenefratelli.
«I soccorsi sono stati immediati - spiega la De Rienzo - e loro non hanno mai perso conoscenza, ma tremavano per la paura tant’è che io ho portato un telo per coprire la ragazza che era rimasta a terra, con la gamba sanguinante. Anche alcuni ragazzi del bar le hanno offerto dell’acqua».
Dopo la partenza delle ambulanze, le lacrime del vicesindaco («Sono brutti momenti» ha continuato a ripete sconvolta Maria Grazia Guida nei momenti immediatamente successivi l’incidente) e le domande dei passanti che si fermavano basiti per capire se quell’ammasso di vetri e acciaio avesse per caso «centrato» qualcuno, arrivano puntuali le domande. E le polemiche. Il palazzo di via Agnello 18, infatti, è una sede prestigiosa che si estende su cinque piani tra un ristorante della catena «Mama Burger» e un noto bar per amanti di centrifughe e frullati. Un indirizzo talmente à la page che, al posto di un normale citofono, c’è una semplice tastiera numerica priva di alcun riferimento, se si eccettua il nome di una famiglia di noti coiffeur. Oltre al salone di parrucchieri, sempre lì c’è anche la sede dello studio notarile Marchetti, di proprietà del professor Piergaetano, presidente del consiglio di amministrazione di Rcs quotidiani, la società editrice del Corriere della Sera.

Com’è possibile, quindi, che in un posto simile non venga effettuata una corretta manutenzione dei cardini del portone?
La polizia locale, che ieri ha fatto molte fotografie sul posto dell’incidente, ha aperto un’inchiesta per saperne di più.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica