5 mete poco conosciute in Italia, ma imperdibili

L'Italia, si sa, è ricchissima di bellezze: ecco 5 luoghi fuori dalle classiche rotte ma che vale la pena inserire tra le località da visitare

5 mete poco conosciute in Italia, ma imperdibili

Ovunque ci si volti, in Italia c’è qualcosa di bello da guardare, mete da visitare o prelibatezze da gustare. Ma ci sono luoghi, meno noti di altri, che invece vale la pena di scoprire.

Trambileno, tra santi e soldati

Trambileno

Trambileno, che significa “tra ambo i Leni”, è un comune delle Valli del Leno, in provincia di Trento. Il paese è il punto di partenza per le escursioni che portano sulle tracce della Grande Guerra.

Qui si trova anche un monastero particolare, dedicato a San Colombano. La costruzione sembra appesa alla roccia: il monastero sorge infatti come un bassorilievo su uno strapiombo di 120 metri.

L’eremo, che pare essere stato abitato sin dall’anno 753, è dedicato al santo che sconfisse il drago. Si narra infatti che il giovane cavaliere, poi divenuto santo, avesse ucciso il drago che provocava la morte dei bambini battezzati nelle acque del sottostante torrente Leno.

Un pieno di benzina a Tradate

Museo Fisogni

Nella città del Varesotto, tra le tante mete, ce n'è una imperdibile per tutti i curiosi, ma soprattutto per gli appassionati di pompe di benzina. È il museo Fisogni, la collezione di distributori di carburante e petroliana più completa al mondo, certificata Guinness World Record.

Pompe, targhe, cartoline, modellini, gadget, latte d’olio, aerometri, compressori, solo per citarne alcuni: il Museo si compone oggi di più di 5.000 oggetti, perfino giocattoli, ognuno raffigurante un logo di una società petrolifera dall’inizio del secolo scorso. Il museo ha anche un folto archivio di documenti, di materiale pubblicitario e di disegni tecnici, continuamente consultati dagli studenti e dai designer.

Il museo è stato fondato nel 1966 da Guido Fisogni. Tutto iniziò casualmente, quando Fisogni si imbattè, spinto dalla sua quotidiana occupazione, in una pompa di benzina Bergomi in pessime condizioni, dimenticata in una cava di sabbia: da qui l’intuizione di recuperarla e conservarla. Da allora la raccolta si è arricchita sempre di più, diventando un vero gioiello.

Le stratificazioni della storia a Toirano

Toirano

Sono tanti i motivi per visitare la Liguria, primo fra tutti il mare. Ma la regione merita un approfondimento anche di altro genere.

Una tappa la merita sicuramente Toirano, uno dei centri abitati più antichi del ponente ligure. Il toponimo del paese in provincia di Savona indica un luogo caratterizzato dalle case – torri, costruzioni edificate a scopo abitativo e difensivo. Ancora oggi la configurazione del borgo conserva, nelle dimensioni, le caratteristiche medievali.

Ma a Toirano si possono osservare anche le testimoianze di un mondo molto più antico, risalente a 14.400 anni fa. Nel 1950 vengono esplorate per la prima volta nella loro interezza le grotte che oggi fanno parte del complesso turistico. Grotte dal passato preistorico, custodi di tracce umane e animali, quali quelli dell’orso delle caverne. Nel complesso carsico sono situate la grotta di Santa Lucia e la grotta della Bàsura (“strega” in italiano), caratterizzata dalla massiccia presenza di stalattiti e stalagmiti.

A Garavicchio, una delle mete più colorate della Toscana

Giardino dei Tarocchi

L’ispirazione dichiarata è il Parque Guell di Barcellona di Antoni Gaudì. Il Giardino dei Tarocchi è un parco artistico situato in località Garavicchio, nei pressi di Pescia Fiorentina, frazione comunale di Capalbio, nella Maremma Toscana. Ideato nel 1979 dall'artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, è un’area di due ettari popolata da 22 imponenti statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi. Le opere sono realizzate in acciaio e cemento e ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate.

L’artista vi ha lavorato per 17 anni affiancata da nomi illustri dell’arte contemporanea. Il giardino costituisce una vera e propria "città" in cui le sculture-case segnano le tappe del percorso.

Le terre marziane di Otranto

Laghetto di bauxite

Otranto è famosissima ma forse non tutti sanno che a pochi passi dalla città si trova una zona dove pare di essere su Marte. Nel cuore del Salento sorgono le cave di Bauxite, rocce queste ultime da cui si estrae l’alluminio. Tra le mete da non perdere, le cave, aperte nel 1940 quando venne scoperto il giacimento, sono ormai abbandonate. Ma grazie alle infiltrazioni d’acqua di una delle falde acquifere della zona, si è formato un laghetto che alla luce del sole brilla come uno smeraldo. L’acqua verde è incastonata tra rocce rosse e arancioni, a loro volta circondate dall'assolata campagna pugliese.

Il paesaggio è unico e spettacolare e viene paragonato, pur con dimensioni ridotte, al Grand Canyon.
La terra colorata viene ancora oggi utilizzata per la produzione dei colori da impiegare nell’artigianato locale.

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