I punti chiave
Il Lazio è una terra dal patrimonio ricchissimo sotto tantissimi punti di vista.
Gli itinerari da seguire per visitare la regione sono molteplici. Tra arte e storia, borghi e luoghi di culto, parchi e giardini ce n’è per tutti i gusti. Vi portiamo quindi alla scoperta di dieci mete affascinanti al di fuori di Roma.
La riserva naturale di Posta Fibreno
In Ciociaria, a poca distanza da Frosinone, si estende un territorio incontaminato, ideale sia per le escursioni sia per le immersioni nelle acque limpide del lago di Posta Fibreno.
La fauna, che conta oltre 100 specie di uccelli, e la flora sono variegate. Nella riserva poi vive un pesce che non si trova da nessun’altra parte: il Carpione del Fibreno. Dalla passeggiata lungo il torrente Carpello fino al fiume Fibreno si può andare alla scoperta del canneto e dell’isola galleggiante che si muove con il vento.
La Civita di Bagnoregio
Fondata 2500 anni fa dagli Etruschi, arroccata su una collina di tufo in provincia di Viterbo, la Civita di Bagnoregio è un luogo molto suggestivo, che sembra uscito da una favola. Per raggiungere la città, inserita tra i Borghi più belli d’Italia, si percorre un ponte pedonale sui calanchi circostanti.
Proprio per la sua unicità, il luogo che pare sospeso tra le nuvole è spesso scelto come set cinematografico. Qui è stato girato, ad esempio, “Pinocchio” di Alberto Sironi e Haiyao Miyazaki ne ha tratto ispirazione per il film “Laputa, il castello nel cielo”.
Le grotte di Pastena e Collepardo
Tra i maggiori complessi speleologici d’Italia, le Grotte di Pastena, in provincia di Frosinone, si trovano nel Parco naturale regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi e risalgono all’era Mesozoica, fra gli ottanta e i cinquanta milioni di anni fa. Nelle sale visitabili si possono ammirare stalattiti, stalagmiti, colonne, laghetti e cascate.
Sul versante meridionale dei Monti Ernici sono situate le Grotte di Collepardo, conosciute anche come Grotte dei Bambocci, per le forme particolari delle rocce, e Grotte Regina Margherita, in ricordo della visita della prima regina d’Italia nel 1904.
A circa un chilometro da Collepardo merita una visita anche il Pozzo d’Antullo. Si tratta di un’enorme voragine carsica nata dallo sprofondamento di una grotta. Con i suoi 60 metri di profondità e i 300 metri di larghezza, non ha pari in Europa per dimensioni e rappresenta una rarità dal punto di vista ambientale, con alberi alti fino a 20 metri.
4. Il Parco dei Mostri di Bomarzo
Il parco del viterbese, chiamato anche Bosco Sacro, fu costruito in pieno cinquecento per volontà di Vicinio Orsini. Lo scopo era sorprendere il visitatore e ricordare la defunta moglie Giulia Farnese.
All’interno dell’area sono presenti, integrati nella vegetazione, statue di mostri, creature mitologiche, animali ed edifici inclinati. Il parco dei mostri di Bomarzo è un unicum sorprendente che ha ispirato più di un artista, tra cui Salvador Dalì.
Villa Adriana a Tivoli
La Villa dell’Imperatore Adriano, risalente al II secolo d.C., è Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco dal 1999.
La maestosa dimora, con i suoi 120 ettari, è la più grande villa romana mai appartenuta a un imperatore: il luogo comprendeva non solo edifici residenziali, ma anche giardini, ninfei e terme arricchiti di decori architettonici e scultorei che rievocavano elementi di diverse culture. I resti degli acquedotti rivelano la grande quantità d’acqua che dall’Aniene serviva ad alimentare le fontane, le terme e i laghi artificiali.
La faggeta vetusta dei Monti Cimini
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2017, la faggeta vetusta dei monti Cimini è una delle dieci faggete italiane che si estendono lungo la penisola che fanno parte del “sito diffuso delle faggete secolari” di 13 Paesi del continente europeo (Germania, Croazia, Italia, Bulgaria, Spagna, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Austria, Belgio, Romania, Ucraina, Albania).
L’escursionista rimarrà a bocca aperta perché in questo luogo si può camminare tra mastodontici alberi secolari, alti 50 metri e i cui tronchi sono larghi più di un metro.
La necropoli di Monterozzi a Tarquinia
A 20 km da Civitavecchia, sorge un altro sito Unesco, la necropoli di Monterozzi a Tarquinia che si estende per 75 ettari e raggruppa circa 200 sepolcri.
La particolarità di questo sito etrusco è data dalla vastità delle decorazioni pittoriche. Grazie alle immagini infatti è possibile comprendere come vivessero le antiche popolazioni.
Una delle tombe più famose è la Tomba delle Leonesse, risalente al IV secolo: si tratta di una piccola camera con tetto a doppio spiovente sulle cui pareti sono dipinti uccelli e delfini che volano e saltano attorno a scene di vita dell’aristocrazia etrusca. Al centro della necropoli si trova invece il più grande monumento funerario di Tarquinia, una coppia di sepolture monumentali dette del Re e della Regina.
Il monastero di San Benedetto a Subiaco
Nella Valle dell’Aniene a poco più di 70 chilometri da Roma si trova il Monastero di San Benedetto – Santuario del Sacro Speco di Subiaco.
Addossato ad una parete rocciosa, è uno dei luoghi di culto più belli e particolari del Lazio. All’interno si trovano diversi ambienti ricavati prevalentemente dalla roccia.
Qui San Benedetto visse da eremita. Per seguire i suoi passi si può scendere per la Scala Santa e percorrere il sentiero che porta prima alla Cappella della Madonna e alla Grotta dei Pastori e poi ad una piccola terrazza dove, insieme all’Ossario dei Monaci, si trovava il roveto che il santo trasformò in roseto.
Ventotene
Le bellezze della piccola isola di Ventotene, nell’Arcipelago delle Isole Pontine, si trovano fuori e dentro il mare. Oltre alle passeggiate nell’entroterra, ci si può rilassare in una delle sue spiagge, mentre gli amanti del mondo sottomarino possono immergersi per esplorare i ricchi fondali dove tra l’altro ci si può imbattere nei relitti di antiche navi affondate.
Il nucleo urbano è concentrato attorno alla piazza del Comune o piazza Castello, alla chiesa di Santa Candida e a piazza De Gasperi. Da vedere sono il porto Romano (I sec. a.C. – I sec. d.C.), il pozzillo, la peschiera Romana, i resti di Villa Giulia, tratti di muraglioni e i resti di una necropoli a Cala Battaglia.
Sperlonga
In provincia di Latina, nel Lazio meridionale, arroccata su uno sperone roccioso, sorge Sperlonga. Oggi famosa località balneare, deve il suo nome alle tante speluncae, le grotte naturali che si aprono sul mare, la più nota delle quali è la spelonca di Tiberio. Proprio quest’ultimo imperatore scelse questo luogo per costruirvi una delle sue ville imperiali, i cui resti sono ancora visitabili.
Il nucleo
storico del borgo marinaro conserva l’aspetto tipicamente mediterraneo, con case bianche, scalinate, archi e viuzze. Le spiagge sono ampie e sabbiose e da qui si può partire per raggiungere le isole Pontine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.