"In questi giorni sono stato a Tivoli ed ho ammirato uno degli spettacoli naturali più superbi. La cascata colà, con le rovine e con tutto l'insieme del paesaggio, sono cose la cui conoscenza ci arricchisce nel più profondo dell'anima". Così scriveva J.W. Goethe a proposito della città del Lazio situata ai piedi dei Monti Lucretili.
Il patrimonio del luogo, ad appena una quarantina di chilometri da Roma, è ricchissimo e unico. A Tivoli, l’antica Tibur, si trovano importanti testimonianze risalenti a diverse epoche storiche. Si tratta insomma di una città che prima o poi merita di essere visitata.
Ecco che cosa vedere.
Villa Adriana
Tivoli è associata generalmente alla grandiosa dimora dell’imperatore Adriano, dal 1999 patrimono mondiale dell’umanità dell’Unesco. La villa, costruita tra il 118 e il 138 d.C. su 120 ettari, testimonia l’importanza e la magnificenza dell’impero romano. Si tratta di un luogo immenso (era la più grande villa mai appartenuta ad un imperatore romano) nel quale si ritiene che Adriano abbia riprodotto i monumenti e i posti che più lo avevano colpito nei suoi viaggi. Qui infatti erano presenti palazzi, terme, templi, caserme, teatri, giardini, fontane e ninfei.
Villa d'Este
Villa d'Este è uno dei simboli del rinascimento italiano ed è patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Il complesso di quattro ettari comprende la residenza, i giardini, i viali alberati, i giochi d’acqua, fontante e piante che ne fanno il "giardino all'italiana" più bello d'Europa.
Voluta dal Cardinale Ippolito II d'Este, storico governatore di Tivoli e figlio di Lucrezia Borgia, è opera dell’architetto Pirro Logorio.
Tra le numerosissime fontane ce ne sono alcune davvero straordinarie. Si tratta delle "fontane musicali", la Fontana degli Uccelli e la Fontana dell'Organo, dotate di alcuni congegni che, azionati dall'acqua, riproducono armonie musicali.
La Villa Gregoriana
È un incantevole parco verde gestito dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) e caratterizzato da boschi, grotte, sentieri e da una cascata.
Voluta da papa Gregorio XVI intorno al 1834, è considerato un unicum mondiale, luogo dove la natura e la costante opera dell'uomo si fondono.
La Villa Gregoriana è nota in particolare per la Grande Cascata, creata dal fiume Aniene, e per le Grotte di Nettuno e le Grotte delle Sirene, caverne erose dal fiume poste sotto la zona del Tempio di Vesta.
Il centro di Tivoli e la villa sono collegate dal Ponte gregoriano, fatto costruire sempre da papa Gregorio XVI.
Che cosa vedere ancora a Tivoli
Per rilassarsi, ci sono le terme. Queste ultime erano presenti già ai tempi dell’imperatore Augusto ed erano situate in corrispondenza delle sorgenti di acqua sulfure.
Passeggiando per il centro storico, ci si imbatterà in opere d’arte antiche e moderne.
Tra i tanti punti di interesse, citiamo la cinquecentesca Rocca Pia, voluta da papa Pio II, di pianta quadrangolare con quattro torri circolari, la Casa Gotica, gli acquedotti. Tra i numerosi resti archeologici si possono vedere il tempio di Vesta, il santuario di Ercole vincitore, il tempio della Sibilla e l’anfiteatro di Bleso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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